La reazione dei sindacati di polizia dopo gli arresti in Questura a Verona: un ispettore e quattro agenti accusati di lesioni, falso e abuso d’ufficio.
Arresti in Questura a Verona, i sindacati di polizia: “No a processi mediatici”. E’ arrivata la reazione dei sindacati di polizia dopo l’arresto di un ispettore e quattro agenti della Questura di Verona accusati di tortura, falso e abuso d’ufficio. I sindacati Siulp, Sap, Siap. Fsp-Pds, Cois-Mosap, Silp-Cgil, in una nota congiunta, sottolineano come “l’attività di accertamento sia stata posta in essere dalla stessa Squadra Mobile scaligera, segno eloquente dell’assoluta linea di trasparenza e d’imparzialità che caratterizza le donne e gli uomini che quotidianamente prestano servizio presso la Questura di Verona”.
“Tutti gli interessati – prosegue la nota – erano stati trasferiti dalle Volanti già nello scorso mese di dicembre, rendendo palese come questa inopinata decisione non potesse che avere quale presupposto una attività di indagine a loro carico. Attività che ha poi trovato conferma in ulteriori movimenti interni successivamente disposti, sempre con allontanamento dalle Volanti, di altri operatori”.
“Sorprende, quindi, non poco prendere atto del trattamento riservato a chi, nei sei mesi successivi, ha continuato a lavorare e ad esercitare le funzioni tipiche degli operatori delle forze dell’ordine, mantenendo continuamente alto il proprio senso del dovere e di appartenenza alla polizia di Stato. Beninteso – conclude la nota dei sindacati di polizia – non è nostra intenzione invocare alcuna impunità. Confidiamo che gli sviluppi processuali possano consentire di individuare e perseguire, laddove siano comprovate, le rispettive responsabilità e in pari tempo le estraneità alle configurate ipotesi accusatorie, auspicando che nelle more del giudicato si possano evitare processi mediatici che rischiano di infliggere pene e frustrazioni morali che nessuna eventuale assoluzione futura potrà riparare”.