Rubano l’argenteria e la perdono per strada: trovata dopo 2 mesi la proprietaria

L’argenteria rubata da una casa ad agosto, e ritrovata in un parco, è stata riconsegnata nei giorni scorsi alla legittima proprietaria.

La mattinata del 9 agosto scorso a Verona, nei pressi di via Bresciani, un 60enne mentre passeggiava nelle adiacenze di un parco scorgeva un borsone da palestra abbandonato, contenente svariati pezzi di argenteria che provvedeva a consegnare ai carabinieri di Parona. I militari rilevavano che il borsone conteneva diversi pezzi pregiati: una caraffa, un portabottiglie, un candelabro, un portafrutta, una coppetta, un vassoio, 4 portatovaglioli, 2 porta caramelle, una teiera, una lattiera, un set di cucchiaini, un posacenere, uno schiaccianoci e una coppetta argento con incisi dei fiori, tutti in argento massiccio e, quindi, dall’importante valore, stimato in diverse migliaia di euro.

I carabinieri, intuito che si trattava di refurtiva abbandonata, analizzavano tutte le denunce di furto presentate nei giorni precedenti. Anche se essendo un periodo di vacanze estive poteva trattarsi di un furto non ancora non denunciato. E solo il 19 ottobre scorso, dall’analisi di una denuncia di furto in abitazione, presentata alla Questura di Verona, veniva individuata la potenziale proprietaria della refurtiva.

Refurtiva riconosciuta dalla proprietaria.

L’interessata veniva invitata a presentarsi presso i carabinieri di Parona per il riconoscimento dell’argenteria rinvenuta: la donna la riconosceva come quella rubatale nel periodo estivo e, a riprova della titolarità, mostrava la denuncia-querela per furto in abitazione sporta il 14 agosto, nella quale erano indicate le caratteristiche dettagliate dell’argenteria asportata da ignoti nel periodo tra il 5 e il 13 agosto, durante la sua assenza per le vacanze.

Informata la Procura della Repubblica di Verona, i carabinieri riconsegnavano alla donna tutta l’argenteria. Nella circostanza, la stessa ha espresso un sentito ringraziamento sia per il nobile gesto compiuto dal 60enne nel consegnare il borsone ai carabinieri di Parona, sia a questi ultimi per il certosino lavoro svolto al fine di permetterle di rientrare in possesso dei propri preziosi dal notevole valore economico e affettivo.

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