Sara Simeoni, appello ai ladri: “Ridatemi la medaglia d’oro di Mosca”.
Sara Simeoni ancora non riesce a darsi pace: e agli sconosciuti che sabato scorso sono penetrati nella sua casa di Rivoli, portando via tra gli altri oggetti e ricordi anche la medaglia d’oro delle Olimpiadi di Mosca, rivolge un appello accorato: “Quella medaglia per me significa tantissimo, anni di lavoro, di allenamenti, di scelte – dice la campionessa olimpica veronese -. Non è semplice star lì e vincersi una medaglia alle Olimpiadi. Significa tutto”.
“Mi hanno portato via tantissimi ricordi – continua -. Tra i quali anche quella medaglia. Una medaglia che non è neanche d’oro, non ha valore, loro cosa se ne fanno? Ridatemi almeno quella. Se riuscissero a farmela avere mi farebbe davvero piacere”.
I ladri hanno approfittato dell’assenza di Sara Simeoni e del marito ed ex allenatore, Erminio Azzaro, e nella serata di sabato, tra le 20 e le 23, hanno fatto man bassa di quello che trovavano. Moltissimi, oltre ad anelli e braccialetti, anche i ricordi e i trofei trafugati, tra i quali l’oro olimpico, del quale è rimasto solo il nastro al quale era appeso. Si sono salvati dalla razzia, per fortuna, i due argenti olimpici, quelli di Montreal 1976 e Los Angeles 1984.
Le indagini sul furto sono affidate ai carabinieri di Caprino. La speranza è che almeno quella impagabile medaglia possa essere restituita alla legittima proprietaria. Perchè come lei stessa ha detto, davvero non è semplice “star lì, e vincersi una medaglia d’oro alle Olimpiadi”.