Verona, ennesimo suicidio nel carcere di Montorio.
Ancora un suicidio nel carcere di Montorio, il quinto in pochi mesi. A darne notizia l’associazione Sbarre di Zucchero: un detenuto ucraino di 38 anni si è tolto la vita nella serata di ieri, sabato 3 febbraio, impiccandosi nella sesta sezione del penitenziario, ovvero nell’infermeria.
Secondo l’associazione il 38enne aveva già provato a togliersi la vita un mese fa. “Come è possibile che non si sia stati in grado di evitare questa morte? Come è possibile – si chiede l’associazione Sbarre di Zucchero – che tale disagio psichiatrico non sia stato adeguatamente intercettato e preso concretamente in carico? Cosa sta succedendo nel carcere di Montorio? Ma, soprattutto, cosa stanno facendo direzione ed amministrazione comunale per evitare che questo Istituto continui ad essere tristemente noto come “il carcere della morte”?
“La carneficina continua”.
“E’ stato ritrovato ieri sera verso le 20 impiccato nella sua cella della sezione infermeria del carcere di Verona il 14simo detenuto morto suicida dall’inizio dell’anno. Il quinto in poche settimane nel penitenziario scaligero – sostiene Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria –. A nulla sono valsi i soccorsi della polizia penitenziaria e del personale sanitario. Si tratta di un detenuto di origini ucraine che già un mese fa si era tagliato la gola ed era per questo stato ricoverato in ospedale. Nostro malgrado, la carneficina nelle carceri del Paese continua. Così come proseguono il malaffare, le risse, le aggressioni alla Polizia penitenziaria, il degrado e molto altro ancora. Pure un appartenente al corpo di polizia penitenziaria due settimane fa si è tolto la vita”.