Verona, la denuncia: “Acqua non potabile nelle case Agec”.
Acqua non potabile nelle case Agec del comune di Verona? A sollevare la questione è il consigliere comunale del Pd Federico Benini: “Nelle scorse settimane vengo chiamato da alcuni residenti delle case Agec di via Marin Faliero per l’ennesimo disagio a cui il “padrone di casa”, Agec, azienda speciale del Comune di Verona, non è mai riuscito a mettere rimedio: dai rubinetti esce acqua di un colorito non trasparente – racconta Benini sui suoi profili social -. Non sono appartamenti chiusi, al contrario sono regolarmente abitati dunque tale anomalia non può essere spiegata con del ristagno d’acqua nelle tubature. La criticità, già segnalata all’amministratore di condominio, va avanti addirittura da alcuni anni, clamorosamente ignorata oppure dimenticata o forse semplicemente snobbata probabilmente a seguito del solito rimpallo di responsabilità”.
Benini prosegue: “Su indicazione di una amica chimica decido allora di prelevare un campione di quell’acqua e portarlo a fare analizzare da un laboratorio accreditato. Quello che emerge dal referto è raccapricciante: in quell’acqua sono presenti 4.017 microgrammi di Ferro per litro, oltre 20 volte il limite dell’acqua potabile che è di 200 microgrammi per litro. Il piombo è a 21 microgrammi per litro, oltre il doppio del valore massimo consentito di 10 ugr/l. Giudizio tecnico: “Per i parametri ricercati i valori NON SONO CONFORMI ai limiti di cui al Decreto Legislativo 31/01” che fissa appunto i limiti dell’acqua potabile. Insomma, da quei rubinetti non scende acqua ma ferro e piombo in quantità che con ogni probabilità sono gravemente dannose per la salute”.
Il problema risulterebbe riguardare sei numeri civici di via Faliero: il 9, il 17, il 23, il 31, il 43 e il 55 per un totale di 48 appartamenti, costruiti nel 1990. Oltre ai negozi che stanno al piano terra. Per quanto riguarda le cause, Benini si è rivolto all’Ulss e all’autorità giudiziaria, “a cui ho segnalato questo fatto gravissimo”. “Chiedo che si accertino – conclude il consigliere dem – le cause del ferro e del piombo nell’acqua. Se l’acqua non è potabile è necessario rifornire case e negozi con altri mezzi. Chiedo inoltre un’indagine epidemiologica sugli inquilini che per anni hanno usato questo liquido. E delle spiegazioni: come è possibile che accada questo?”.
La risposta a Benini arriva direttamente dal presidente di Agec Maurizio Ascione: “Agec segue con la massima attenzione ogni segnalazione di possibili disservizi, guasti, problematiche – assicura Ascione -. Non risultano però, in questi anni, segnalazioni agli uffici di Agec di problemi legati alla qualità dell’acqua in via Marin Faliero; l’immobile è stato amministrato direttamente dall’Ente sino al 2014 per poi essere seguito da professionisti esterni che non hanno evidenziato mai anomalie di questa natura. Questo non vuole essere un escamotage per non dar seguito alle affermazioni del consigliere Benini – anche se, per legge, soltanto l’Ulss è titolata a dichiarare potabile o no un campione d’acqua rispettando un protocollo ben preciso sul prelievo e sulle tempistiche di esecuzione del test -. Agec provvederà quanto prima ad effettuare, in collaborazione con gli enti competenti e l’amministrazione del condominio, test scientifici per verificare la presenza o meno di sostanze inquinanti nel ciclo dell’acqua potabile di sua competenza e, nel caso, ad effettuare i rilievi necessari per trovare e rimuovere l’eventuale causa. Gli uffici dell’Agec sono stati, sono e saranno sempre al servizio degli utenti e della comunità veronese. Appena pronti, come di consueto, in piena trasparenza, verranno comunicati gli esiti di tali verifiche”.