Dal 24 al 26 giugno torna la Festa della Bandiera a Castelnuovo del Garda, con un programma ricco di eventi.
Anche quest’anno Castelnuovo del Garda in festa celebra l’episodio della Bandiera di Oliosi del 24 giugno 1866, un avvenimento risorgimentale al quale la frazione castelnovese è particolarmente legata. Il programma, strutturato su tre giorni, è denso di appuntamenti.
Tutti gli appuntamenti e gli eventi.
Si apre oggi, venerdì 24 giugno alle 19.30 con l’alzabandiera e la deposizione della corona all’obelisco di Rey di Villarey sul monte Cricol alla presenza delle associazioni d’Arma e dell’associazione Combattenti e reduci di Oliosi. A seguire, alle 20, l’inaugurazione della sala espositiva didattica nella sede della ex scuola elementare e alle 20.45 la consueta cena rievocativa organizzata dal circolo La Bandiera di Oliosi in collaborazione con il Comune e la Pro loco di Castelnuovo del Garda.
Sabato 25, alle 10.30, alla ex scuola elementari di Oliosi, la conferenza “1866. Il risorgimento a Oliosi” dello storico Carlo Scattolini e alle 18, alla chiesa parrocchiale di Oliosi, il concerto campanario a Sistema Veronese.
Domenica 26, alle 9.30, deposizione di una corona al monumento ai Caduti di Oliosi con omaggio floreale alla Casa della Bandiera, a seguire la messa e alle 11 i discorsi delle autorità. Conclusione con un piccolo rifresco al bar La Bandiera.
Alle 16, con ritrovo nel piazzale della chiesa di Oliosi, passeggiata sui luoghi storici della frazione a cura del gruppo Ctg “El Vissinel”.
L’esposizione all’ex scuola elementare di Oliosi.
Quest’anno la manifestazione si arricchisce di un nuovo appuntamento per i più giovani, Oliosi Fest: due serate di musica con dj, il 25 e 26 giugno, al bar La Bandiera.
“Il progetto di rigenerazione dell’ex scuola elementare di Oliosi ha riguardato la collocazione di un’esposizione documentaria al piano terra e di uno spazio culturale e didattico al primo piano, per esporre e raccontare i fatti storici avvenuti nella frazione di Oliosi nel corso della terza guerra d’Indipendenza”, spiega l’assessore alla cultura e istruzione Rossella Vanna Ardielli. “Abbiamo voluto storicizzare l’originaria funzione di complesso scolastico del fabbricato, sorto come scuola pubblica negli anni Novanta dell’Ottocento, con la collocazione e l’esposizione di alcuni oggetti originali della scuola negli spazi dell’edificio”.