Il furto scoperto dai carabinieri di Bussolengo.
Trovate derivazioni elettriche che andavano ad alimentare anche due autocarri con cella frigo, un pozzetto frigo e un rimorchio per la vendita ambulante di “frittelle calde”. I carabinieri di Bussolengo hanno tratto in arresto una donna e un uomo, rispettivamente F.S. di anni 62 e G.A. di anni 28, risultati essere madre e figlio, entrambi residenti a Verona ma domiciliati a Bussolengo, in quanto responsabili di furto aggravato in concorso di energia elettrica.
Nella mattinata di ieri, il personale specializzato della società “Enel Distribuzione”, dovendo eseguire delle verifiche dei consumi di energia elettrica ad un impianto presente in un’area del comune di Bussolengo, dove sono stanziali alcune case mobili e roulottes, richiedevano la presenza dei carabinieri della locale Stazione al fine di evitare qualsiasi criticità o tensione con gli occupanti delle stesse, come già in altre occasioni si era verificato.
Nel corso del controllo, veniva riscontrata un’alterazione dell’impianto di fornitura predisposto a seguito di regolare contratto sottoscritto da F.S. per l’alimentazione elettrica di una roulotte, nel limite di 1,5 kw/h; in sostanza il differenziale magnetotermico installato dalla società erogante era stato sostituito da un altro sovradimensionato rispetto alla fornitura pattuita, cioè tarato per una erogazione fino a 20 kw/h. Inoltre, i tecnici appuravano che il cavo in uscita dal differenziale proseguiva per diversi metri e alimentava, oltre a quella legittimamente contrattualizzata della predetta F.S., altre due distinte abitazioni mobili presenti nello stesso complesso.
Gli immediati accertamenti avviati dai carabinieri consentivano di appurare che una delle due case mobili, allacciate illegalmente all’impianto elettrico, era abitata da F.S. con suo marito e sua figlia, mentre l’altra da G.A., unitamente a sua moglie e suo figlio.
Approfondendo i controlli, i tecnici avevano modo di acclarare che dalle due abitazioni, inoltre, erano state dislocate varie derivazioni elettriche che andavano ad alimentare anche due autocarri con cella frigo, un pozzetto frigo e un rimorchio per la vendita ambulante di “frittelle calde”. La immediata rilevazione del consumo di energia elettrica, svolta in quel momento, risultava essere infatti nettamente superiore a quello contrattualizzato.
A quel punto, considerata la flagranza del reato di furto aggravato in concorso di energia elettrica, i carabinieri procedevano all’arresto di F.S. e G.A.. che, dopo le formalità di rito espletate presso la Caserma dei carabinieri di Bussolengo, venivano riaccompagnati presso le loro rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari. Nella mattinata odierna i due sono stati giudicati con rito direttissimo, a seguito del quale, dopo la convalida dell’arresto, venivano rimessi in libertà.