Il bilancio del parco Natura Viva: mezzo milione di visitatori in un anno e 46 specie di animali salvate.
Il parco Natura viva di Bussolengo chiude la stagione con un bilancio incoraggiante: tra i sentieri dei cinque continenti ha camminato più di mezzo milione di visitatori per osservare oltre mille animali, appartenenti a circa duecento specie.
Il parco ha poi contribuito alla salvaguardia degli animali a rischio estinzione grazie a 46 specie di vertebrati coinvolte in 26 progetti di conservazione, dei quali 6 di reintroduzione in natura. E ancora 5 studi che portano a 75 il totale degli articoli di letteratura scientifica all’attivo del parco zoologico e università partner tra Italia, Regno Unito, Francia, Seychelles e Madagascar.
Dopo una settimana di chiusura che dall’8 gennaio ha riportato tutti al caldo di tane, stalle o lampade termiche, gli animali saranno di nuovo pronti a dare appuntamento al pubblico per i primi di marzo.
L’accordo con il ministro dell’agricoltura delle Seychelles.
“Sul fronte delle relazioni internazionali”, aggiunge Caterina Spiezio, responsabile del settore ricerca e conservazione, “l’Europa ha co-finanziato il secondo progetto LIFE per la rientroduzione in natura dell’ibis eremita mentre il ministro dell’agricoltura, del Cambiamento climatico e dell’ambiente delle Seychelles è volato al parco Natura Viva per siglare un accordo quinquennale di collaborazione per la tutela di pipistrelli e tartarughe giganti”.
“Nell’anno appena trascorso”, spiega Camillo Sandri, direttore zoologico del parco Natura Viva di Bussolengo, “i nostri animali ci hanno regalato molte soddisfazioni. Tra i primati italiani, contiamo l’arrivo di tre femmine, le uniche in Italia di lemure bianconero della sottospecie Varecia variegata subcinta “criticamente minacciata” di estinzione secondo l’Unione internazionale per la Conservazione della natura. Altra unicità di cui andiamo fieri è la nascita di tre pulcini di kea, il pappagallo più intelligente del mondo, “minacciato” di estinzione sulle montagne della Nuova Zelanda”. E poi Lilibet, piccola di bisonte europeo già candidata a tornare sui Carpazi meridionali e Aragon, il giovane gipeto nato in primavera che già vola nei cieli andalusi.
La risposta del pubblico.
“Un grande lavoro di salvaguardia delle specie animali che è stato compreso e apprezzato dal pubblico in tutte le stagioni. Grande soddisfazione, “spiega Maria Ordinario, direttore marketing e comunicazione, “per aver visto crescere in modo considerevole il numero di visitatori che hanno sottoscritto la formula dell’abbonamento annuale, che ci conferma la fidelizzazione e la preferenza che le famiglie ci accordano”. E infatti, anche per i bambini si è trattato di un anno di ripartenza: “i numeri delle scolastiche riattivate a primavera inoltrata e le nuove richieste per le visite guidate, lasciano ben sperare per l’anno appena iniziato“.