Il parco faunistico di Bussolengo riaprirà il 28 aprile celebrando una nascita unica al mondo.
Si chiama come una delle oasi naturali protette più vaste e popolose dell’India il neonato pulcino di avvoltoio indiano che nei primi giorni di aprile ha visto la luce al Parco Natura Viva di Bussolengo. Si tratta del primo esemplare al mondo a nascere all’interno di un parco zoologico. Un’occasione in più che il parco avrà per festeggiare l’imminente riapertura, prevista per il 28 aprile dopo 325 giorni di chiusura a causa dello scoppio della pandemia di Covid-19.
La specie a cui appartiene il piccolo Kahna, il cui uovo si è schiuso 23 giorni fa, è criticamente minacciata di estinzione. Secondo la I.U.C.N., sigla inglese per indicare l’Unione internazionale per la conservazione della natura, essa ha registrato un tracollo del 90% dei propri esemplari negli ultimi 10 anni a causa della distruzione del proprio habitat naturale per l’agricoltura e dell’impiego intensivo e diffuso di farmaci per l’allevamento del bestiame. Tra questi uno dei principali imputati è il diclofenac, un antinfiammatorio con il quale la medicina veterinaria tratta i capi degli armenti delle cui carcasse sono soliti nutrirsi gli avvoltoi. L’elevata tossicità del farmaco per questi volatili ha causato un collasso della sua popolazione, che da centinaia di migliaia di esemplari di pochi decenni fa, oggi conta meno di novemila individui in Asia.
Per preservare la specie dall’estinzione, il parco faunistico di Bussolengo sta compiendo un progetto di una mappatura genetica in collaborazione con l’Università di Bologna e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, al fine di stabilire quali dei tredici esemplari attualmente ospitati dal parco saranno idonei al reinserimento in natura.
Oltre allo studio condotto per la reintroduzione in natura della specie, il Parco Natura Viva risulta essere l’unica struttura al mondo nel quale l’avvoltoio reale indiano si riproduce e porta a termine con successo le nidiate. La coppia residente del parco è stata per questo protagonista degli scatti del fotografo di National Geographic Joel Sartore, che con il suo progetto The Photo Ark mira ad accrescere la consapevolezza sull’importanza capitale della biodiversità per il pianeta e sugli effetti nefasti che il processo irreversibile dell’estinzione di alcune specie potrebbe avere per il nostro ecosistema.