Addio a Tita Perbellini, il maestro della “Millefoglie Strachin”

Famiglia Perbellini - Foto del sito di Perbellini

Addio a Giovanni Battista “Tita” Perbellini, il maestro della “Millefoglie Strachin”.

All’età di 86 anni ci ha lasciato Giovanni Battista Perbellini, rinomato pasticcere di Verona e creatore della celebre millefoglie “Strachin”. La sua morte è avvenuta a causa delle complicazioni seguite a un infortunio che ha peggiorato le sue già fragili condizioni di salute. Nonostante le difficoltà, Giovanni Battista, affettuosamente chiamato “Tita”, ha lavorato con dedizione fino all’ultimo respiro.

Una vita dedicata alla pasticceria.

Giovanni Battista Perbellini era figlio di Ernesto, l’uomo che ha creato lo Strachin, un dolce diventato simbolo di Verona. Tita, insieme ai fratelli Enzo e Flavio, ha raffinato la ricetta della millefoglie, mantenendo viva la tradizione di famiglia. La storia della pasticceria Perbellini inizia a metà dell’Ottocento come panetteria a Isola della Scala, evolvendosi nel tempo nella rinomata “Offelleria Ernesto Perbellini”.

Il nome “Strachin” non deriva dal formaggio, ma dalla caratteristica della crema montata del dolce, che tende ad afflosciarsi rapidamente, da qui il termine “strachin”, “straco”, cioè stanco.

Una vita di successi e dedizione.

Giovanni Battista Perbellini è anche il padre dello chef pluristellato Giancarlo Perbellini. Conosciuto per la sua passione e forza d’animo, è stato un punto di riferimento per l’azienda di famiglia, supervisionando il lavoro fino alla fine. Purtroppo, una caduta dalla sua sedia a rotelle, che ha provocato un trauma cranico, si è rivelata fatale.

Un’eredità duratura.

Come il dolce “culto” di Verona, anche “Tita” Perbellini rimarrà nella storia della città. La sua dedizione al lavoro e la sua passione per l’arte pasticcera continueranno a vivere attraverso le creazioni della pasticceria di famiglia.

I funerali oggi dalle ore 10 nella chiesa di Bovolone. La comunità si riunirà per rendere omaggio a un grande maestro pasticcere che ha saputo portare il nome di Verona nel mondo della gastronomia.

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