No del comune di Bosco Chiesanuova alla settimana corta a scuola.
Bosco Chiesanuova, il comune dice no alla settimana corta a scuola, al fine di ridurre i consumi energetici che gravano sui bilanci comunali. Il motivo? Il polo scolastico di Bosco dal 2017 è alimentato da energie rinnovabili. E’ per questo che l’amministrazione ha informato il dirigente scolastico Alessio Perpolli di “non ritenere necessario né utile optare per la settimana corta nel plesso di Bosco Chiesanuova che comprende le scuole elementari del capoluogo e di Val di Porro e le scuole medie di tutto il Comune”.
“Tecnicamente lo spegnimento dell’impiantistica il venerdì e la riaccensione il lunedì non assicura un risparmio significativo di consumi, tale peraltro da giustificare la spesa triplicata per aggiungere i due pulmini che si renderebbero necessari per organizzare la settimana corta alle medie. Inoltre – spiega il sindaco Claudio Melotti –, non intendiamo pesare sulle famiglie stravolgendo l’organizzazione dei molti genitori che il sabato lavorano“.
Il comune di Bosco Chiesanuova è inoltre uno dei pochi a vantare, nella Provincia di Verona, un Istituto Comprensivo quasi a consumo zero grazie a un impianto a biogas da 250 kWh alimentato a km zero da circa 40 mc di liquame al giorno proveniente dalle aziende agricole del territorio. L’impianto produce annualmente 2 milioni e centomila kW di energia elettrica e 3 milioni di kW di energia termica, parte dei quali sono ceduti attraverso una linea di teleriscaldamento alla palestra, alle scuole e alla piscina. Successivamente, la sostenibilità energetica del plesso è stata implementata dall’installazione di 95 kW di pannelli fotovoltaici, sulla copertura di scuola e piscina, che producono 105mila kWh/annui.
“Abbiamo sempre avuto la certezza che fosse la strada giusta da percorrere per questo territorio e per i nostri ragazzi e ragazzi che crescono in scuole, piscina e palestra ecosostenibili. E nell’attuale contesto di instabilità geopolitica, queste scelte ci consentono anche di guardare al futuro con maggiore serenità, nonostante le speculazioni internazionali sulle materie prime e il costo dei carburanti riguardino anche noi – afferma il primo cittadino Melotti – La realizzazione dell’impianto a biogas è l’esempio virtuoso della trasformazione di un problema in una risorsa: abbiamo dato risposta concreta ad uno dei problemi dei nostri allevatori e permesso ad un Comune di 3600 abitanti situato a 1106 mt di godere di un polo scolastico e sportivo a gestione assolutamente sostenibile, in termini ambientali ed economici”.
In realtà, l’eccezione c’è ed è rappresentata da Corbiolo, dove le scuole elementari già dallo scorso anno hanno adottato la settimana corta, ma su richiesta dei genitori, non con motivazioni associate al risparmio energetico: “Considerando la scuola al centro della Comunità, l’amministrazione ha scelto di mantenere due distinte scuole elementari, una a Bosco e una a Corbiolo, che soddisfano le diverse richieste dei genitori, quelli per i quali il sabato scolastico è prezioso e quelli per i quali, al contrario, è importante avere la giornata a disposizione per trascorrere tempo con i propri figli”, racconta l’assessore alla Scuola, Lorenza Corradi. Anche la scuola di Corbiolo è stata recentemente oggetto di interventi di efficientamento energetico con la sostituzione della caldaia con una più moderna e performante e con l’installazione di 25 kW di fotovoltaico in copertura.
Nonostante tutte queste premesse, l’amministrazione ha comunicato al dirigente scolastico la richiesta di prestare maggiore attenzione alla gestione della temperatura interna, facendo in modo che sia adeguata al benessere degli alunni e, al contempo, non superiore ai 20° così da ottimizzare i consumi e la distribuzione dell’energia termica che serve anche per riscaldare palestra e piscina del Centro Sportivo Monti Lessini. Una Comunità dopotutto è proprio questo, sentirsi parte di un tutto che mette in rete le proprie risorse perché siano a disposizione di ciascuno.