Bosco Chiesanuova conferisce a Francesco Sauro il Derlo d’oro: “Qui è cominciato quel viaggio di esplorazione che mi ha portato lontano”.
Speleologo e geologo, classe 1984, con oltre 40 spedizioni all’attivo tra grotte e canyon dal Sud America all’Asia Centrale, dalla Groenlandia all’India: si tratta di Francesco Sauro, che il 20 maggio ha ricevuto dal sindaco di Bosco Chiesanuova, Claudio Melotti, il Derlo d’oro, la massima onorificenza cittadina prevista per persone, enti, associazioni o imprese che si sono particolarmente distinti nella promozione e diffusione del nome e dei valori del paese e delle sue genti, in ambito nazionale e internazionale.
All’interno del consiglio comunale straordinario che si è tenuto sabato è stato ripercorso, con il supporto di suggestive fotografie, la biografia di Francesco Sauro, che ha guidato e formato team multidisciplinari di ricercatori in alcuni dei più remoti angoli del pianeta.
“Sono molto emozionato nel ricevere questo riconoscimento. Nel 2019 ho realizzato il sogno di tornare a vivere in questo bellissimo paese della Lessinia, il paese dei miei nonni. È stata la migliore scelta di sempre, perché qui ho vissuto i momenti più belli della mia infanzia, qui è cominciato quel viaggio di esplorazione che mi ha portato lontano, ma sempre con la voglia di tornare a casa. Domani riparto per una nuova spedizione in Islanda, ma il pensiero è già di nuovo a Bosco Chiesanuova, al mio paese, alla mia casa”.
I traguardi raggiunti.
Se la speleologia è stata una vocazione precoce che lo ha portato, ancora adolescente, a raggiungere il fondo della Spluga della Preta a 877 metri di profondità, la vita scientifica di Francesco Sauro è cambiata nel 2013 con la scoperta ed esplorazione del complesso di grotte di Imawarì Yeuta – La casa degli dei, risalente a 60 milioni di anni fa, nelle montagne tabulari del Venezuela che gli è valsa, nel 2014, il premio Rolex award for enterprise e l’investitura di Time, nel 2016, che lo ha inserito tra i dieci giovani leader mondiali della nuova generazione in grado di cambiare in meglio il mondo.
Francesco Sauro dall’esplorazione e dallo studio dei sistemi carsici italiani, dai Monti Lessini alle Dolomiti, è arrivato ad essere riconosciuto come uno dei maggiori esperti al mondo di grotte planetarie e consulente dell’Agenzia spaziale Europea per l’addestramento di astronauti destinati future missioni di esplorazione planetaria, come ha raccontato sabato a Bosco Chiesanuova.
Dal 2021 è presidente dell’associazione La Venta, nel 2022 è stato riconosciuto come National geographic explorer ed è uno dei protagonisti della campagna Perpetual planet di Rolex, dove appare insieme ai principali personaggi dell’esplorazione mondiale come Sir Edmund Hillary, James Cameron, Sylvia Earle. Le sue scoperte nelle grotte del Venezuela e in molti altri luoghi del mondo sono state raccontate da numerose testate televisive internazionali e nazionali da Superquark al TG1, da Che tempo che fa a GEO, da Kilimanjaro a Voyager.
Dal 2000 è l’ottavo Derlo consegnato.
Il “derlo”, espressione dialettale per indicare la gerla, è una tradizionale cesta in legno, vimini o viburno. Caratteristica in Lessinia, veniva utilizzata per il trasporto di prodotti essenziali per la vita delle persone. “La Lessinia ha rappresentato una ideale palestra naturale per la curiosità del giovane Francesco”, ha commentato il sindaco. “Da oggi il nostro Derlo è anche sulle spalle di Francesco, con la speranza che attraverso il suo lavoro aiuti a trovare soluzioni per la salvaguardia del nostro pianeta e di chi lo abita“.
Il primo Derlo d’oro, nel 2000, fu consegnato alla due volte campionessa olimpica e due volte campionessa mondiale di cross country Paola Pezzo, il secondo, nel 2003, al cantante lirico, basso, Ivo Vinco che si esibì nei maggiori teatri del mondo tra cui il Metropolitan di New York; il terzo e il quarto, nel 2004, a Sabina e Fulvio Valbusa campionissimi dello sci di fondo; il quinto, nel 2005, allo Sci Club Bosco storica associazione sportiva che continua a crescere e formare tantissimi giovani, oltreché straordinari campioni.
Il sesto, nel 2014, a Padre Renzo Florio, missionario, per aver dedicato una vita intera agli altri e il settimo, nel 2019, al Film Festival della Lessinia per l’eccezionale impegno nel far conoscere, rispettare e amare le terre alte.