A Verona dalla prossima settimana arriva la zona bianca.
Ci siamo. A partire dalla prossima settimana il Veneto, assieme a Liguria, Abruzzo e Umbria, entra in zona bianca, quella con le minori restrizioni in assoluto. Il che significa che qualche prescrizione rimane, ma anche che cadono molti divieti e che sparisce anche il coprifuoco: non ci sarà l’obbligo di rincasare al massimo alle 23. Ecco cosa si potrà fare, e che cosa no.
Pranzi e cene nei ristoranti, anche al chiuso: con quali regole?
Si potrà pranzare e cenare anche all’interno dei locali, naturalmente. Dopo le prime “prove” all’aperto e i primi tentativi al chiuso, via libera anche ai pasti dentro le sale, ma con il limite di 6 commensali a tavola. Nessun limite alle tavolate, invece, all’aperto. Necessario, però, mantenere il distanziamento di un metro e la mascherina quando non si è seduti al tavolo.
Via libera anche al consumo al banco nei bar, dove sarà comunque necessario garantire il corretto distanziamento interpersonale di almeno 1 metro. Il rituale del caffè in piedi al bancone, quindi, può ritornare.
Riaprono parchi tematici e piscine.
Semaforo verde per i parchi divertimento e tematici, così come per le fiere. Riaprono al pubblico anche le piscine con vasche al coperto, centri benessere e termali, okay anche a eventi sportivi che si svolgono al chiuso. Sì pure a sale giochi, bingo, scommesse, casinò. Può ricominciare l’attività in centri culturali, sociali e ricreativi. In tutti questi casi però l’ordinanza regionale, annunciata dal governatore del Veneto Luca Zaia, potrà chiarire molti aspetti.
Sì alle discoteche, ma non si balla.
Potranno riaprire i battenti anche le discoteche, ma le piste da ballo per ora rimangono off limits. Per tornare a muoversi a ritmo di musica, sarà necessario attendere ancora, probabilmente per un mese o poco più. In zona bianca, inoltre, potrebbe non essere necessario il green pass per partecipare a banchetti e feste nuziali, anche se la certificazione è “altamente raccomandata” in caso di alto numero di invitati.
Cosa invece non cambia.
Restano l’obbligo di mascherina, anche all’aperto qualora non sia possibile mantenere il distanziamento da persone non conviventi, e il divieto di assembramenti. Ma con la zona bianca, Verona si prepara a riassaggiare un po’ di normalità.