Zaia: “Il decreto va rivisto, molte cose ci lasciano perplessi”.
Il decreto varato ieri dal governo Draghi è da rivedere, su molte cose il governo avrebbe disatteso gli accordi: lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia, nel corso del punto stampa di oggi a Marghera. “Siamo in zona gialla, poco da dire. Ma lo eravamo anche la scorsa settimana. Lo saremo da lunedì, ma sul nuovo decreto abbiamo qualche perplessità. Le istanze delle regioni non sono state accolte. Dobbiamo riaprire le ultime attività che ancora non sono aperte: ristoranti, cinema, palestre, bar. Ma dobbiamo farlo sul serio. Non è come lo scorso anno”.
“Portiamo avanti le istanze di regioni e comuni – ha aggiunto Zaia -: se il sindaco di Verona mi dice che stagione lirica posso fare con il coprifuoco alle 22? Le nostre linee guida avevano trovato delle soluzioni. Sui ristoranti, per esempio, apertura a pranzo e cena con distanziamento, due metri in zona rossa, con arieggiamento e finestre aperte. Spero Draghi ci pensi. Rivediamolo questo decreto. Altro esempio: sulle scuole eravamo d’accordo con presenza in zona gialla fino al 60 per cento. Se lo portano al 70 cambia tutto, con i trasporti saremmo in difficoltà. E poi c’è il problema più grande per il Veneto: non possiamo mettere a rischio la nostra stagione turistica. Questo è fondamentale: chi verrebbe in vacanza dove c’è il coprifuoco?”.
Il bollettino coronavirus in Veneto.
Sono 1060 i positivi in Veneto nelle ultime 24 ore, il 2,82% sui test effettuati. Il totale dei casi finora è 405.031, i positivi attuali sono 23755. Calano i ricoverati: 1654 (-31), di cui 1425 in area non critica (-24) e 229 in terapia intensiva (-7). L’incidenza è 126,8. I decessi nelle ultime 24 ore sono 24.