Verona e il Veneto restano in zona gialla la prossima settimana.
Ci risiamo. Oggi, come siamo abituati ormai ad ogni venerdì, è la giornata nella quale si decidono i nuovi colori delle Regioni in base ai dati epidemiologici rilevati dall’Istituto superiore di sanità e dal ministero della Salute. Partiamo subito dalle certezze: il Veneto rimarrà senza grossi problemi in zona gialla.
Secondo le previsioni, inoltre, da lunedì 17 maggio in Italia potrebbero non esserci più zone arancioni, con qualche Regione, come Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna, quasi da zona bianca. A rischio arancione ci sarebbero infatti solo Valle d’Aosta e Campania, mentre per tutte le altre gli indicatori sarebbero tranquillamente da zona gialla, con un’incidenza inferiore ai 150 casi per 100mila abitanti. In sostanza, nessuna regione viene considerata a rischio alto. Quattro regioni e province autonome hanno una classificazione di rischio moderato: Calabria, Lombardia, Toscana e Umbria. Tutte le altre sono a rischio basso.
L’attesa poi si sposterà alla cabina di regia convocata per lunedì dal presidente del Consiglio Mario Draghi: il governo, come richiesto a gran voce dalla Conferenza delle Regioni, dovrà rivedere anche il monitoraggio dei contagi e il calcolo del rischio: l’indice Rt verrà con tutta probabilità sostituito con quello ospedaliero, adeguando i sistemi di valutazione a una situazione epidemiologica molto diversa rispetto a quella di qualche settimana fa.
Quanto a coprifuoco e altre aperture, l’intenzione del governo sembra quella di mantenere un atteggiamento di massima prudenza, facendo slittare il coprifuoco di una o due ore da lunedì 24 maggio, e cominciando anche a mettere in calendario la riapertura dei centri commerciali nel weekend, dopo le proteste dei giorni scorsi, e forse anche la ripartenza, magari a metà giugno, del settore dei matrimoni.