Veneto zona gialla da lunedì 20, è ufficiale. Cosa cambia a Verona: le regole

Verona zona gialla, cosa cambia.

Adesso è ufficiale: il Veneto, e Verona, da lunedì 20 dicembre saranno zona gialla. La cabina di regia tra ministero della Salute e Istituto superiore di sanità ha indicato il passaggio di colore per Liguria, Marche, Veneto e provincia autonoma di Trento. Per queste regioni, dove sono stati superati i parametri stabiliti dal decreto Covid, scatta l’obbligo di mascherina anche all’aperto. In sostanza, però, per chi ha il super Green pass cambia poco rispetto alla zona bianca, a parte l’obbligo di mascherina anche all’aperto.

Diventano cinque le regioni in zona gialla, oltre a Trento e Bolzano, per la settimana di Natale, considerando anche Friuli Venezia Giulia, Calabria e  provincia di Bolzano che lo erano già dalla scorsa settimana. Le nuove restrizioni scatteranno in anticipo in Veneto, dove il governatore Luca Zaia ha stabilito dalla mezzanotte di oggi, venerdì 17, l’obbligo per le mascherine all’aperto fino al 16 gennaio, con eccezione per i bambini sotto i 6 anni, oltre a tamponi molto più frequenti per ospedali e case di riposo.

Le regole della zona gialla in Veneto e a Verona.

Con l’entrata in zona gialla della regione, sarà obbligatorio indossare la mascherina sia nei luoghi chiusi che all’aperto. Facendo riferimento al nuovo decreto, non c’è obbligo di Green pass per entrare negli uffici pubblici, negozi, farmacie e supermercati. Quindi, vaccinati e non vaccinati potranno spostarsi regolarmente. Secondo le nuove direttive di governo, tutti i docenti, personale sanitario e scolastico, anche universitari, militari, forze dell’ordine e personale amministrativo hanno l’obbligo del vaccino e della terza dose. La somministrazione della terza dose sarà eseguita dopo cinque mesi dalla seconda.

Bar e ristoranti.

In linea con il nuovo decreto super Green pass che entrerà in vigore fino al 15 gennaio, le persone non vaccinate non potranno sedersi nei bar e nei ristoranti, neanche con esito negativo del tampone molecolare o antigenico. Di conseguenza, non c’è più l’obbligo dei quattro posti allo stesso tavolo.

Alberghi.

Per entrare nelle strutte alberghiere, sarà necessario essere muniti di Green pass base. Si potrà ottenere il certificato verde con tampone molecolare o antigenico negativo, basta che siano eseguiti rispettivamente 72 o 48 ore prima. Dentro l’albergo i clienti dovranno avere il Green pass anche per entrare nei ristoranti, centri benessere e spogliatoi.

Teatri, cinema e discoteche.

Con il nuovo decreto super Green pass, l’entrata nei teatri e cinema sarà consentita solo a chi è vaccinato. Per questo motivo non sarà necessario dimezzare la capienza dei locali, che rimane al 100%. Stesso discorso vale anche per l’ingresso nelle discoteche, sale da ballo, feste in locali pubblici e cerimonie: per entrare sarà obbligatorio il vaccino, perché il tampone non è più accettato.

Sport ed eventi.

Piscine e circoli sportivi saranno accessibili solo a chi ha il Green pass base, che si può ottenere con esito negativo al tampone molecolare o antigentico. Impianti sportivi, stadi e palasport, saranno vietati a chi non è vaccinato. Questo evita la riduzione della capienza, perché appunto l’accesso sarà possibile solo esibendo il super Green pass.

Montagna.

La stagione invernale non deve temere, anzi. L’accesso agli impianti sciistici sarà aperto a tutti coloro che hanno il Green pass base.

Trasporti.

Per usufruire dei mezzi pubblici sarà necessario esibire il Green pass base. Regola che vale per treni ad alta velocità, autobus urbani, trasporti, come traghetti e aerei, a lunga percorrenza. In particolare per gli aerei i controlli del certificato verde saranno eseguiti nel momento dell’imbarco, verificando la corrispondenza tra il Green pass e il biglietto.

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