Il Veneto verso la zona bianca dal 7 giugno, ma c’è il rebus coprifuoco.
Nelle ultime 24 ore 255 nuovi infettati in Veneto, l’incidenza, ieri al minimo storico, torna a crescere, da 0.46 a 0,73. Ma cala il numero dei positivi e calano di netto anche i ricoveri ospedalieri. Questo il bilancio illustrato dal presidente della giunta regionale del Veneto Luca Zaia nel punto stampa di oggi dalla sede della Protezione civile di Marghera.
“Ci avviciniamo alle valutazioni del venerdì – aggiunge Zaia – al momento ci siamo con i parametri da zona bianca, che arriverebbe dal 7 giugno. Ma dobbiamo capirci su cosa intendiamo per zona bianca. Per quanto mi riguarda significa riaprire. E il coprifuoco è da eliminare. Non facciamone un totem. Il virus c’è, non dobbiamo abbassare la guardia, ma mantenere il coprifuoco sarebbe devastante”.
“Il problema sono gli assembramenti – aggiunge Zaia -, che possono esserci di giorno in qualsiasi momento. Perciò nell’incontro con le Regioni io chiederò che in zona bianca si applichino le linee guida, ma il coprifuoco non ha alcun senso. Anche perchè è previsto che dal 21 giugno il coprifuoco sparisca. La zona bianca non è festa grande, ma è il punto di arrivo. Se siamo zona bianca e manteniamo il coprifuoco, che messaggio diamo ai turisti? Chi verrebbe in vacanza se c’è il coprifuoco?”.