Emergenza Ucraina, il punto della situazione in Veneto.
Il Veneto sta ospitando attualmente 234 minori non accompagnati, profughi dall’Ucraina. Lo ha detto il presidente della Regione, Luca Zaia, accompagnando Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile, in visita all’hub di Noale che accoglie un gruppo di profughi. “Arrivano qui solo con un numero di telefono scritto su una mano o su un braccio”, ha detto Zaia.
I profughi accolti in regione sono 11.459, 21 mila sono le persone tamponate, il 3,5% risultano positive. Si tratta per quasi il 90% arrivi di donne e ragazzi sotto ai 14 anni, 5306 veneti hanno dato la disponibilità per 12406 posti letto. Ammonta a 687 mila euro la raccolta di denaro. I profughi ospitati negli hub di prima accoglienza della Regione del Veneto sono complessivamente 218 (5 ad Asiago, 28 a Isola della Scala, 86 a Monselice, 45 a Noale e 61 a Valdobbiadene).
“Non c’è un progetto di vita in Veneto da parte di nessun profugo ucraino, il programma è quello di tornare a casa”, ha poi aggiunto Zaia. “Il 90% degli arrivi sono donne e ragazzi sotto i 14 anni. C’è una ragazza di 25 anni incinta, qui con il fratello sotto i 14 anni, hanno lasciato là la madre, il padre che ha avuto un ictus e il compagno di lei a combattere. E poi una coppia del 1986 con un bambino piccolo malato oncologico che ora riprende qui le cure e abbiamo dovuto ripartire da zero perché le cartelle cliniche erano in cirillico. E una coppia di fratelli, non hanno più nessun parente in Ucraina e uno è in carrozzina, completamente non autosufficiente, li hanno lasciati venir via solo per questo”.