Obbligo di Green pass sui bus Atv, ecco come funzioneranno.
A partire da lunedì 6 dicembre anche a Verona per gli utenti dei bus Atv di età superiore a 12 anni scatterà l’obbligo di Green pass. Si tratta della versione “base” del certificato, ottenibile quindi – oltre che tramite vaccinazione – attraverso un tampone negativo rapido (validità di 48 ore) o molecolare (valido 72 ore). Una misura che interessa praticamente la totalità dei passeggeri dei mezzi pubblici di Verona e provincia, sui quali viaggiano attualmente circa 130 mila passeggeri al giorno, di cui 50 mila abbonati. Per dare attuazione all’obbligo di Green pass, Atv ha predisposto un piano di controlli che sarà operativo già da lunedì 6 dicembre, secondo le modalità concordate con la Prefettura di Verona.
Chi controlla il green pass sui bus Atv di Verona e provincia.
“In osservanza alle disposizioni del Ministero dell’Interno – sottolinea il presidente di Atv Massimo Bettarello – abbiamo organizzato verifiche a campione sulla rete di città e provincia, grazie a pattuglie di operatori composte da agenti Atv con il supporto di personale di servizi fiduciari fornito da un’agenzia specializzata, oltre all’impiego dei facilitatori già utilizzati in questi mesi con funzioni di controllo anti assembramento. Complessivamente quindi, una volta messo a regime il sistema, avremo un centinaio gli operatori in campo, numero sufficiente per garantire un controllo significativo sulla rete dei mezzi pubblici”.
L’attività sarà poi ulteriormente integrata con l’ausilio del personale appartenente alle diverse forze dell’ordine, la cui disponibilità – espressamente indicata dalle disposizioni ministeriali – è stata confermata dalla Prefettura, compresa quella dei corpi di Polizia locale operanti nei comuni interessati dai controlli. Un supporto, quello delle forze dell’ordine, che sarà essenziale per garantire un adeguato livello di efficacia delle verifiche, soprattutto in caso di possibili situazioni critiche. Chi sarà trovato sprovvisto di valido Green pass non potrà dunque salire a bordo dell’autobus.
“Tuttavia – chiarisce ancora il presidente di Atv – qualora il passeggero privo di certificazione sia un minore, l’indicazione data al personale di verifica è quella di consentire comunque di portare a termine il viaggio, ma l’interessato sarà segnalato alle forze dell’ordine, rischiando una sanzione compresa tra i 400 e i 1000 euro. Rivolgiamo quindi un invito particolarmente sentito alle famiglie, affinchè siano consapevoli della necessità di adeguarsi fin da subito alle nuove disposizioni accedendo alla vaccinazione per i ragazzi o comunque avendo cura che siano dotati di tampone negativo, per poter continuare ad utilizzare il trasporto pubblico in serenità”.
“Contiamo naturalmente anche sulla responsabilità sociale della nostra utenza – aggiunge a riguardo il direttore generale di Atv, Stefano Zaninelli -. Sia per l’applicazione di queste nuove disposizioni, sia per continuare a rispettare l’obbligo delle mascherine a bordo. Fino ad ora, abbiamo osservato che quelle rare volte che qualcuno sia salito a bordo senza mascherina, è stata l’utenza stessa a richiamare al rispetto delle regole l’utente sprovvisto. Da questo punto di vista, è già stato raggiunto un alto livello di responsabilizzazione. Confermo, comunque, che con l’utilizzo della mascherina si intende la mascherina FFP2, che garantisce il miglior grado d’isolamento. Da parte nostra, continuiamo con l’opera di sanificazione quotidiana dei mezzi, che sono, dunque, assolutamente sicuri”.
Prima fase: stazione di Verona, Garda e San Bonifacio.
In merito alle modalità di svolgimento dei controlli a campione, per il servizio urbano di Verona, in una prima fase iniziale, le squadre saranno dislocate presso i marciapiedi B1, B2, D1 e D2 della Stazione di Porta Nuova, oltre alle fermate cittadine di maggior afflusso, quali piazzale Stefani e piazza Bra’. In provincia saranno presidiate le fermate dell’autostazione di Legnago, di Garda e di San Bonifacio. I controlli saranno concentrati per lo più nelle ore di punta del mattino (5.30-9) e di mezzogiorno (11.30-15). Nei giorni successivi il piano sarà adeguato, anche con l’inserimento di ulteriori punti di verifica ed ampliato ad altre fasce orarie, sulla base degli esiti dei primi giorni, in modo da coprire in modo omogeneo l’intera rete del servizio di trasporto.
“Disagi inevitabili”.
I controlli saranno effettuati prevalentemente a terra, cioè al momento della salita dei passeggeri, insieme all’accertamento della regolarità di biglietto o abbonamento. “Ulteriori verifiche saranno effettuate anche in fase di discesa – specifica il direttore Zaninelli – così da garantire gli opportuni controlli anche nei confronti di chi sale a bordo in fermate poco frequentate. Si cercherà in ogni caso di ridurre al minimo l’impatto dei controlli sulla fluidità del servizio, anche nell’ottica di evitare assembramenti alle fermate. E’ comunque prevedibile che, specie nei primi giorni, queste nuove attività causeranno un rallentamento delle operazioni di incarrozzamento dei passeggeri, con possibili ripercussioni sui tempi di percorrenza”.