Partono i saldi a Verona.
Partono domani, mercoledì 5 gennaio, per concludersi il 28 febbraio, i saldi invernali in Veneto e quindi anche a Verona. Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, anche quest’anno lo shopping dei saldi interessa oltre 15 milioni di famiglie e ogni persona spenderà circa 119 euro, per un giro di affari nazionale di 4,2 miliardi di euro, quantificabile in oltre 50 milioni di euro nel Veronese. Però, occhio, quando si tratta di fare acquisti in tempo di saldi è sempre bene fare attenzione. Ecco alcuni consigli utili fornite da Confcommercio Verona.
Saldi: “manuale” per un’acquisto sicuro.
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless. Attenzione che dal primo gennaio c’è il tetto al contante: 999,99 euro.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
6. Rispetto delle distanze: occorre mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e all’interno del negozio.
7. Disinfezione delle mani: obbligo di igienizzazione delle mani con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti.
8. Mascherine: obbligo di indossare la mascherina fuori dal negozio, in store ed anche in camerino durante la prova dei capi
9. Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione;
10. Numero massimo di clienti in store: obbligo di esposizione in vetrina di un cartello che riporti il numero massimo di clienti ammessi nei negozi contemporaneamente.