Il Veneto dichiara guerra ai cormorani sul lago di Garda.
Guerra ai cormorani sul lago di Garda, prima che sia troppo tardi. A sostenerlo è il consigliere della Liga Veneta Marco Andreoli, accogliendo l’allarme dell’Unione pescatori sportivi del Garda: “Il provvedimento è in fase di studio e sarà pronto entro la fine dell’estate – spiega Andreoli, presidente della Terza commissione consiliare -. L’invasione di questa tipologia di uccelli sta provocando una vera e propria emergenza e come tale va affrontata perché rappresenta una minaccia per l’ecosistema”.
Il problema, se così si può dire, che lo stesso Andreoli fa notare, è che sul Garda esistono tre specie di cormorani, due delle quali protette: “L’unica specie cacciabile è il cormorano maggiore, mentre il marangone minore e il marangone dal ciuffo sono due specie protette. Affinché il piano sia efficace è necessario produrre una documentazione in grado di dimostrare i danni provocati da questi uccelli acquatici, senza sottovalutare che tra l’altro sono potenzialmente portatori di malattie – mette le mani avanti Andreoli -. Sarà importante ottenere il parere positivo da parte dell’Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, per non avere in futuro dei contenziosi”.
E poi il consigliere spiega come si potrebbe fare, per mettere in atto il piano di contenimento: “Il contenimento dei cormorani avverrebbe, oltre che con l’abbattimento, rispetto a cui l’Ispra suggerisce di intervenire in determinati periodi dell’anno, anche con metodi considerati ecologici – fa presente Andreoli – Come dei micro mortai che creano del rumore o dei laser disturbatori. O ancora, dei metodi di protezione delle vasche all’interno degli allevamenti. Queste specie sono infatti ormai abituate alla presenza dell’uomo e si avvicinano sempre di più ai luoghi abitati”. Certo, “i cacciatori saranno correttamente autorizzati e formati”, aggiunge.