L’analisi settimanale della Fondazione Gimbe sul Veneto.
Il rapporto Gimbe suona un piccolo campanello d’allarme per il Veneto. Secondo il monitoraggio della Fondazione Gimbe, relativo alla settimana tra il 21 e il 27 aprile i nuovi contagi sono infatti aumentati del 2,2 per cento, mentre la scorsa settimana erano calati del 7,9 (e quella precedente del 28,5) rispetto ai sette giorni precedenti. Un segnale che l’emergenza non è affatto conclusa, quindi, anche se le regioni vicine, come il Friuli Venezia Giulia, continuano la discesa dei contagi.
In miglioramento invece il dato sugli attualmente positivi ogni 100mila abitanti, ora a 468 (era a 522). I posti letto occupati negli ospedali veneti sono scesi al 17 per cento del totale (era il 20 sette giorni fa), il 18 per cento (erano il 22) le terapie intensive. Capitolo vaccini: al 28 aprile il 21,8% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino, e il 9,9% ha completato il ciclo vaccinale con la seconda dose.
Su scala nazionale, il decremento di nuovi contagi è pari a -7.7%. “Come atteso – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – continua a livello nazionale la lenta e progressiva discesa dei nuovi casi settimanali, frutto delle restrizioni di un’Italia tutta rosso-arancione delle scorse settimane, che proseguirà verosimilmente ancora fino a metà maggio. Oltre 448 mila casi attualmente positivi confermano, tuttavia, che la circolazione virale nel nostro Paese è ancora molto elevata“.