La Regione Veneto sigla l’accordo con gli albergatori per l’accoglienza profughi.
La Regione Veneto ha firmato l’accordo con gli albergatori per l’accoglienza dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina. Lo ha annunciato il governatore Luca Zaia da palazzo Balbi: “Credo si tratti di un accordo di grande importanza quello che siamo riusciti a raggiungere. Non si tratterà di un’ospitalità di serie B”, ha detto Zaia.
In sostanza, le strutture alberghiere del Veneto, e in particolare gli alberghi dalle 2 stelle in su, potranno mettere a disposizione dei profughi ucraini alcune stanze al prezzo concordato fino a 35 euro più Iva per pernottamento e prima colazione o fino a 60 euro più Iva per il trattamento di pensione completa. Tariffe ridotte al 50% per i ragazzi con meno di 10 anni. In base all’accordo, ogni struttura potrà offrire la propria disponibilità alle Prefetture o direttamente alla Regione, e non potrà superare incassi derivanti dall’ospitalità rifugiati superiori a 214mila euro l’anno.
Come verrà finanziata l’operazione? “I costi saranno coperti dalla struttura commissariale. Stiamo attendendo il finanziamento del governo – ha spiegato Zaia -. Come in tutte le ordinanze commissariali, ci sarà, rientrerà nella contabilità speciale”.
“L’emergenza si fa sentire, questo accordo ci fornisce un polmone del quale usufruire in caso di necessità. Volevamo evitare le tendopoli – ha aggiunto Zaia -. Ad oggi in tutto il Veneto abbiamo registrati 7.109 profughi. Di queti 80 sono positivi al Covid, a fronte di 14.112 tamponi. Sono le persone che stiamo ospitando ad oggi. Il 70,8% sono donne, il 36,7% sono minori. E’ l’esodo delle donne e dei bambini”.