Il parco Natura viva sotto un manto di neve: tra gli animali c’è chi esce, con riserva, e chi resta dentro al caldo.
E’ stata una sorpresa inaspettata quella di qualche giorno fa per gli animali del parco Natura Viva: dieci centimetri di neve dopo le temperature straordinariamente miti della fine dell’anno. Ma anche una passeggiata magica per lo staff, che ha lavorato nel silenzio ovattato di sentieri deserti ammantati di bianco.
Panda rossi, leopardi delle nevi, lupi, renne e bisonti, ma anche tigri siberiane e cammelli della Battriana hanno accolto i grossi fiocchi di la neve con la tranquillità di chi è fornito di tutte le dotazioni necessarie. Pellicce isolanti, manto folto e code da usare come coperte in confortevoli rifugi, hanno tenuto gli animali del freddo di Europa e Asia perfettamente a proprio agio.
I leoni invece sono rimasti sotto il grande albero, dove il sole della mattinata aveva già cominciato a sciogliere il manto candido. I suricati non hanno resistito: sono usciti dalle tane sotterranee ma si sono ben guardati dall’oltrepassare le sporgenze di roccia che li mantenevano al riparo. Sotto le tettoie ippopotami e gnu che, nel dubbio di come comportarsi, si scaldavano mangiando dell’ottimo fieno.
Altri non hanno messo il naso fuori, come scimpanzé, giraffe, lemuri e cercopitechi. Mentre tra Australia e Sudamerica sono in molti ad avere rifugi e grotte sempre aperti.
“Un arricchimento utile a sperimentare”.
“Tutti i nostri animali”, spiega Caterina Spiezio, responsabile del settore ricerca e conservazione del parco, “sono nati in Europa, nella rete dei parchi zoologici che li alleva per preservarne il patrimonio genetico. Si tratta di esemplari in grado di accogliere eventi come questi. Anche la neve, con la giusta attenzione dello staff, diventa un arricchimento ambientale utile a sperimentare, manipolare e alle volte, ad essere mangiato”.