NaturaSì ha deciso di pagare i tamponi ai dipendenti senza Green pass.
L’azienda del bio NaturaSì pagherà i tamponi ai propri dipendenti che non hanno il Green pass e quindi, secondo le nuove regole, non potrebbero lavorare. Una decisione presa, a sentire la stessa azienda, per “difendere la libertà individuale e per la tutela della dignità del lavoro”, che però sta suscitando parecchie polemiche non solo a Verona, dove l’azienda è stata fondata nel 1992, ma in tutta Italia.
NaturaSì ha scelto di farsi carico del costo dei tamponi fino al 31 dicembre, con l’obiettivo di “evitare discriminazioni nell’ambito del lavoro”, ovvero divisioni interne tra chi ha deciso di vaccinarsi e chi invece ha rifiutato il vaccino. Lo stesso Fabio Brescacin, presidente di EcoNaturaSì, che ha sede nel trevigiano, ha scritto una lettera ai dipendenti dell’azienda: “Stiamo tutti vivendo una situazione difficile, per molti versi paradossale, innescatasi con la comparsa del virus. Di una cosa siamo certi: la libertà individuale – scrive Brescacin ai dipendenti -, va difesa per non entrare nel meccanismo di lotta e di divisione tra le persone che questa situazione sta innescando”.