Verona, cinque infortuni mortali sul lavoro nel primo trimestre.
Il primo maggio è passato da un giorno, chiedendo lavoro e sicurezza. Ma la situazione, in Veneto e in particolare a Verona, è tutt’altro che rosea. “Il Veneto è sesto in Italia per numero di vittime registrate sul lavoro. Rispetto allo scorso anno ci sono due decessi in più. Erano infatti 12 nel marzo 2020 ora, purtroppo, sono 14 (+17%). E in Veneto il dato peggiore arriva da Verona”. Questi i primi dati elaborati dall’Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre, per iniziare a definire la mappatura dell’emergenza morti bianche in Veneto nel primo trimestre 2021.
“E sono 11 gli infortuni mortali avvenuti in occasione di lavoro e 3 quelli in itinere. Una situazione allarmante, dunque, che riguarda come sempre (e sempre più) gli infortuni mortali registrati in occasione di lavoro – commenta Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre – si tratta di incidenti che potrebbero essere evitati con formazione e aggiornamento costanti”.
Nella classifica regionale delle morti sul lavoro (compresi quelli in itinere) il dato peggiore arriva da Verona con 5 infortuni mortali. Seguono: Padova (4), Venezia e Treviso (2) e Vicenza 1 decesso. E Padova è, purtroppo, anche quinta a livello nazionale per numero di vittime in occasione di lavoro.
Le denunce per infortunio in Veneto tra gennaio e marzo 2021 sono 15.945 (+6% rispetto al 2020). Mentre sul fronte Covid, da gennaio 2020 a marzo 2021 sono 19 decessi e 17.742 le denunce di infortunio legate al contagio. Ed è un dramma al femminile. Il 74,3% delle denunce in regione coinvolge le donne. Gli infermieri sono i lavoratori più colpiti. E Venezia è ancora la provincia veneta più coinvolta dall’emergenza con 7 vittime. Seguono: Treviso (6), Verona e Vicenza (2), Rovigo e Padova (1).
A Verona, invece, la maglia nera in regione per il più elevato numero di denunce di infortunio: 4.191, seguono: Treviso (3.145), Vicenza (3.110), Padova (2.857), Venezia (2.749), Belluno (1.151), e Rovigo (539).