A Gardaland Sea Life Aquarium la magia del mare e delle sue creature.
Gli Illusionisti del mare, questo è il nome della nuova area dedicata al tema del mimetismo negli esemplari marini che Gardaland Sea Life Aquarium proporrà ai visitatori da oggi, sabato 9 novembre.
La nuova area tematizzata è interamente dedicata al mimetismo offrendo ai visitatori la possibilità di scoprire tantissime curiosità attraverso i pannelli descrittivi, le spiegazioni dei talker che li accompagneranno durante la visita ma soprattutto osservando da vicino gli esemplari marini più curiosi, come il pesce cardinale di banggai, il pesce cometa, i cavallucci marini tropicali, i pesci ago alligatore, i pesci rasoio e tanti altri, tutti accumunati da manti magnificamente camaleontici.
Attraverso un percorso estremamente curioso – all’interno di quattro grandi vasche dedicate – i visitatori potranno scovare tutte le trasformazioni dei vari esemplari e approfondire un aspetto meno conosciuto ma che coinvolge diverse specie, tutte con la stessa esigenza di camuffarsi, nascondersi, mimetizzarsi, per difendersi o per aggredire, per far fronte alla legge di sopravvivenza.
Passeggiando tra le 40 vasche tematizzate – totalmente a misura di bambino, con oblò e cupole che li faranno rimanere a bocca aperta – è possibile ammirare da vicino oltre 5.000 straordinarie creature marine di 100 diverse specie
La nuova esperienza proposta da Gardaland Sea Life Aquarium sarà un’occasione speciale per vivere una giornata, in famiglia e con amici, all’insegna del divertimento e dell’apprendimento, immersi nella magia del mondo marino.
La magia del mimetismo.
Visitando la nuova area tematizzata “Gli illusionisti del mare”, si avrà modo di scoprire che il termine mimetismo indica la capacità che un animale possiede di confondersi con l’ambiente che lo circonda cambiando forma e colore. Gli animali incrementano così le possibilità di sopravvivenza di una specie nel proprio ambiente rendendosi quasi invisibili.
Si parla di mimetismo criptico difensivo quando viene adottato per sfuggire dai predatori confondendosi con l’ambiente circostante al fine di non essere individuati, offensivo per ingannare le prede avvicinandosi il più possibile con lo scopo di avere maggiori possibilità per catturarle.
Il pesce cometa, per esempio, è solito riposarsi nascosto tra le rocce lasciando in vista solo la pinna caudale ben stesa, in questo modo grazie all’occhiello sulla pinna e alla livrea puntinata riesce ad assomigliare alla pericolosa morena dalla bocca bianca.
Altro esempio di mimetismo criptico difensivo è il polpo mimetico dell’Indonesia che ha strabilianti capacità mimetiche; infatti, può modificare il colore la forma del suo corpo ed anche le movenze per assomigliare a ben dieci animali diversi: serpenti marini, sogliole, stelle di mare, granchi e pesci leone!
I cavallucci marini tropicali presentano macchie, strisce ed escrescenze di varia forma e colore che li differenziano a livello interspecifico e permettono loro di mimetizzarsi abilmente nei differenti habitat, a questo aggiungono delle movenze particolari ed una infinita pazienza per avvicinare il più possibile le loro prede e catturarle.
Un altro esempio di mimetismo criptico offensivo è quello del pesce rana che essendo un nuotatore poco abile, vive quindi in quasi totale immobilità, ma è dotato di un’esca formata dal primo raggio della pinna dorsale, detto il liccio, che muove nervosamente davanti alle sue mascelle nell’attesa che una preda pesciolino o gambero si avvicini alla sua bocca e cada nel tranello.
Il pesce cardinale di Banggai.
Mentre molti animali traggono vantaggio dal mimetismo criptico per confondersi con l’ambiente circostante, molti altri ostentano la propria presenza con colorazioni sgargianti e forme particolari. Questa strategia è particolarmente interessante quando ad adottarla sono decine o centinaia di animali contemporaneamente muovendosi in gruppo per sembrare un unico gigante organismo. Un classico esempio dei mari tropicali, che si può osservare da vicino nella nuova area a Gardaland SEA LIFE Aquarium, è il pesce cardinale di Banggai che adotta proprio questa tecnica grazie ad una livrea a strisce bianche e nere con pinne e gialle a pois neri: gli individui del branco si muovono in diverse direzioni generando un effetto di totale disturbo visivo che disorienta i predatori.
Insomma, un percorso estremamente curioso che invita i visitatori a scoprire – all’interno delle quattro grandi vasche dedicate – le trasformazioni dei vari esemplari e ad approfondire, divertendosi, un aspetto meno conosciuto ma che coinvolge diverse specie tutte con la stessa esigenza di camuffarsi, nascondersi, mimetizzarsi, per difendersi o per aggredire, per far fronte alla legge di sopravvivenza.