Gas Diving di Bardolino: dal fondo del lago di Garda spunta un’antica spada di bronzo.
Un’antica spada dell’età del Bronzo è spuntata dai fondali del lago di Garda: l’eccezionale ritrovamento archeologico è stato fatto nella scorsa primavera sulla sponda veronese del lago. Il tutto è avvenuto durante un’immersione dalla barca dell’associazione subacquea Gas diving di Bardolino. Tre sub del gruppo, Tobia Cigagna, Leonardo Bonvissuto e Federico Gugole, immergendosi hanno notato sul fondale la presenza di un particolare oggetto incastrato tra le rocce, circa a 25 metri di profondità e 60 dalla riva.
Data la curiosità si sono avvicinati per poterlo vedere meglio. E quell’oggetto si è rivelato essere un manufatto di una spada in bronzo, molto antica. E’ stata fatta subito segnalazione alla competente Soprintendenza di Verona, in modo da poter consegnare il manufatto per gli opportuni accertamenti.
Spada databile tra l’età del Bronzo Recente e l’età del Bronzo Finale.
L’expertise degli specialisti archeologi ha evidenziato che si tratta di una spada databile alla fase di transizione tra l’età del Bronzo Recente e del Bronzo Finale, cioè tra la fine del XIII e l’inizio del XII secolo a.C. La spada è lunga circa 46 cm, presenta una lama abbastanza corta con una evidente espansione in prossimità della punta. L’impugnatura possiede una parte più sottile originariamente rivestita da un’immanicatura in materiale deperibile.
Uno dei rari ritrovamenti nel territorio italiano.
Allo stato attuale della ricerca in Italia sono note solo poche decine di esemplari di questo tipo di spada. Nel veronese spade di questo tipo sono state trovate nei depositi votivi della bassa pianura veronese, come a Nogara o Villa Bartolomea. La spada dal Lago di Garda, per il luogo e la modalità di deposizione, è interpretabile come un dono alle acque del lago, ricollegandosi alla pratica ben nota di quel periodo di deporre spade e altri oggetti di prestigio entro le acque di fiumi o laghi.
Inoltre, sulle rocce che costeggiano il lago, sono presenti rappresentazioni rupestri di armi che richiamano chiaramente la forma della spada emersa dalle acque del lago, come sulla Roccia delle Griselle a Torri Del Benaco. È suggestivo pensare che il dono alle acque fosse fatto in concomitanza delle stesse cerimonie che probabilmente si tenevano nei pressi delle rocce istoriate. Probabile quindi che quella parte di territorio fosse ritenuto un luogo sacro per gli antichi abitanti della sponda veronese del lago di Garda alla fine del II millenio a.C.
Le analisi e la restaurazione.
Ora sarà necessario procedere al restauro per bloccare il processo di corrosione del metallo. Nel contempo però, verranno effettuate anche analisi archeometallurgiche sul manufatto, in modo da capirne la provenienza.
Durante l’età del Bronzo, a Peschiera era attivo un centro di produzione di armi, strumenti e oggetti di ornamento in bronzo che “commerciava” questi materiali ad ampio raggio. Centro nel quale forse potrebbe essere stata prodotta anche la nostra spada.
La tempestiva consegna del manufatto.
Grazie alla consegna immediata del manufatto da parte del Gas Diving Bardolino si è potuto aprire un nuovo fronte di ricerca archeologica nel territorio e nelle acque del Garda. Merito sempre alla tempestiva consegna, il manufatto può entrare a far parte del patrimonio condiviso di conoscenze su un determinato luogo.