Gimbe, il Veneto corre verso la zona arancione. A Verona continua l’aumento dei casi

Monitoraggio settimanale Gimbe: la situazione a Verona e in Veneto.

Il rapporto settimanale della Fondazione Gimbe: positivi e decessi in aumento, in Veneto e a Verona casi per 100mila abitanti in aumento. In dettaglio, Veneto con il record di casi attualmente positivi per 100mila abitanti: 1,287, il doppio della media nazionale che è di 644. Con gli ospedali della regione che superano entrambi i parametri della zona gialla, e puntano verso l’arancione, come anticipato dallo stesso governatore Luca Zaia: 17,6% area medica e 16,5% area critica. Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 15-21 dicembre 2021, rispetto alla precedente, un netto aumento di nuovi casi (177.257 vs 124.568) e decessi (882 vs 663). Crescono anche i casi attualmente positivi (384.144 vs 297.394), le persone in isolamento domiciliare (374.751 vs 289.368), i ricoveri con sintomi (8.381 vs 7.163) e le terapie intensive (1.012 vs 863).

“Da oltre due mesi – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si assiste ad un aumento dei nuovi casi, che nelle ultime due settimane ha subìto una forte accelerazione. La media mobile a 7 giorni dei nuovi casi è passata da 15.521 dell’8 dicembre a 25.322 il 21 dicembre (+63,2%), un’impennata favorita anche dalla rapida e progressiva diffusione della variante Omicron nel nostro Paese, ampiamente sottostimata da un sequenziamento insufficiente. Il rapporto positivi/persone testate ha raggiunto il 28,1%, quello positivi/tamponi molecolari il 10,5% e quello positivi/tamponi antigenici rapidi l’1,2%.

Nuovi casi.

Il quadro delineato dalla Fondazione Gimbe per il Veneto e Verona è tutt’altro che roseo. Nella settimana 15-21 dicembre 2021 in tutte le Regioni, eccetto la Provincia Autonoma di Bolzano, si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi: dal 12,4% del Friuli-Venezia Giulia al 86,3% dell’Umbria: il Veneto è al 18,1%. In 54 Province, Verona compresa, l’incidenza supera i 250 casi per 100.000 abitanti: Imperia (861), Treviso (714), Vicenza (597), Venezia (556), Trieste (556), Padova (542), Rimini (518), Verona (451, era 320 la scorsa settimana), Milano (450), Reggio nell’Emilia (438), Bolzano (433), Forlì-Cesena (424), Lodi (421), Monza e della Brianza (412), Varese (411), Pordenone (405), Savona (387), Verbano-Cusio-Ossola (386), Ravenna (385), Torino (370), Biella (370), Rovigo (356), Ancona (353), Aosta (353), Bologna (351), Gorizia (348), Pavia (339), Fermo (338), Reggio di Calabria (333), Como (333), Asti (330), Belluno (326), Mantova (322), Cuneo (318), Udine (315), Trento (314), La Spezia (312), Ferrara (306), Modena (304), Caltanissetta (302), Novara (298), Latina (292), Livorno (291), Genova (285), Pistoia (280), Messina (280), Brescia (280), Roma (276), Cremona (268), Napoli (268), Grosseto (264), Sondrio (264), Macerata (257) e Arezzo (254).

Netto aumento anche dei decessi: 882 negli ultimi 7 giorni (di cui 45 riferiti a periodi precedenti), con una media di 126 al giorno rispetto ai 95 della settimana precedente.

Ospedali.

“Sul fronte ospedaliero – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui servizi sanitari della Fondazione Gimbe – aumentano ancora i posti letto occupati da pazienti Covid: rispetto alla settimana precedente +17% in area medica e +17,3% in terapia intensiva”. A livello nazionale, al 21 dicembre, il tasso di occupazione da parte di pazienti Covid è del 13,4% in area medica e dell’11,1% in area critica, con notevoli differenze regionali: la Provincia Autonoma di Trento supera la soglia del 15% in area medica (19,1%) e del 20% in area critica (27,8%); le soglie del 15% per l’area medica e del 10% per l’area critica risultano entrambe superate in Calabria (23,2% area medica e 12,4% area critica), Friuli-Venezia Giulia (23,4% area medica e 16,6% area critica), Liguria (22,9% area medica e 14,2% area critica), Marche (18,2% area medica e 15,6% area critica), Provincia Autonoma di Bolzano (18% area medica e 19% area critica) e Veneto (17,6% area medica e 16,5% area critica). Inoltre, per l’area medica si colloca sopra la soglia del 15% la Valle D’Aosta (23,2%), mentre per l’area critica superano la soglia del 10% Abruzzo (10,5%), Emilia-Romagna (12%), Lazio (13,6%), Lombardia (10,5%), Piemonte (10,2%), Toscana (10,7%) e Umbria (10,5%).

Vaccini.

Per quel che riguarda i vaccini, nella settimana 13-19 dicembre il numero dei nuovi vaccinati è salito a 274.143 (+13,8%) rispetto ai 240.918 della settimana precedente: tuttavia a fronte di 76.822 nuovi vaccinati della fascia 5-11 scende il numero degli over 12 (-18,1% rispetto alla settimana precedente). Dei 9,67 milioni di persone senza nemmeno una dose al 21 dicembre, spiccano i 3,55 milioni della fascia 5-11 anni nella quale sono da poco iniziate le somministrazioni e continuano a preoccupare i 2,37 milioni di over 50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione.

Note sull'autore