L’emergenza Ucraina, continuano gli arrivi a Verona e in Veneto.
Non si fermano in Veneto, e a Verona, gli arrivi di profughi in fuga dalla guerra in Ucraina: c’è un piano per rispondere all’emergenza. La macchina dell’accoglienza, nella nostra città, è a pieno regime, a cominciare dal punto tamponi allestito dall’Ulss 9 alla stazione di Verona Porta Nuova. Ma il governatore del Veneto Luca Zaia, che è anche commissario per l’emergenza, ha già pianificato nuovo aperture, come quelle, in programma, dell’ospedale di Malcesine, dopo Zevio e Isola della Scala.
- Ucraina, le consigliere di Kharkiv a Roma: si prepara un governo in esilio con sede operativa a Verona.
- Grezzana si prepara ad accogliere una ventina di profughi dall’Ucraina.
- Profughi, hub anche all’ex ospedale di Zevio. Nuovo centro d’accoglienza a Ferrara di Monte Baldo.
“La situazione che si sta verificando a causa della guerra in Ucraina ci preoccupa – ha detto Zaia da palazzo Balbi-. Il Veneto ha un progetto per 40-50mila persona. Ne sono già arrivate 4mila. Abbiamo 19 persone ricoverate, 12 sono bimbi. Ricordo che per fare un paragone uno sbarco annuale a Lampedusa è di 50-60mila persone, qui ne aspettiamo almeno 50mila concentrati in poche settimane, ne sono già arrivate più di 4mila”.
ARRIVI (dati aggiornati delle ore 9 di oggi)
Il numero degli arrivi registrati in Veneto dalle Prefetture è di circa 3.900 persone (concentrati a Treviso 1.254, Venezia 674 e Padova 603).
TAMPONI, VACCINAZIONI E RICOVERI (dati aggiornati alle ore 10 di oggi)
Ieri sono stati effettuati 877 tamponi per un totale di tamponi eseguiti da inizio emergenza su cittadini ucraini pari a 5.760 (tasso di positività pari al 2,27%)
Profughi a cui è stata somministrata almeno una vaccinazione: 510
Numero di vaccinazioni somministrate a profughi: 632
Profughi a cui è stata registrata in Anagrafe Vaccinale Regionale la situazione delle vaccinazioni ricevute prima dell’arrivo in Italia: 111
I profughi a cui è stata registrata in Anagrafe Vaccinale Regionale la situazione delle vaccinazioni ricevute prima dell’arrivo in Italia sono 87.
HUB DI ACCOGLIENZA REGIONALI. Le presenze negli hub di primo livello predisposti dalla Regione del Veneto per la prima accoglienza dei profughi sono attualmente 132: 56 a Noale (VE), 13 a Valdobbiadene (TV) e 63 a Isola della Scala (VR). (dati aggiornati delle ore 9 di oggi)
Da domani viene riattivato l’ex-ospedale di Monselice (150 posti) e da giovedì quello di Asiago (120), seguirà quello di Malcesine. Entro fine settimana saranno circa 1.000 i posti di prima accoglienza a disposizione negli hub di primo livello.
Ulteriori posti saranno reperiti negli hub di secondo livello di Villa Rietti Rota di Motta di Livenza (hub per Venezia e Treviso disponibile da inizio della prossima settimana) e Casa dell’Accoglienza della Fondazione “Gresner” di Ferrara di Monte Baldo.
OFFERTA ALLOGGI. Le persone che hanno compilato il form per la disponibilità ad offrire alloggio sono 3.957 per un’offerta complessiva di 8.100 posti letto.
DONAZIONI. L’importo complessivo versato sul conto corrente regionale dedicato ha raggiunto quota euro 412.967,54 in base a 2.373 versamenti.
Si ricorda che i versamenti possono essere effettuati sul conto corrente intestato a REGIONE DEL VENETO – Causale SOSTEGNO EMERGENZA UCRAINA – Iban IT65G0200802017000106358023 – Bic/swift UNCRITM1VF2.
Per chi volesse comunicare la propria disponibilità ad ospitare profughi la Regione mette a disposizione un form compilabile online (vedi sezione https://bit.ly/3HS7rlL) ed il numero verde della Protezione Civile Regionale 800990009.