Detenuto ucraino in carcere a Montorio vuole tornare in patria a combattere.
E’ detenuto a Verona, nel carcere di Montorio: e ha chiesto la grazia al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per andare a combattere in Ucraina. Lui è Stepan G., condannato in via definitiva nel novembre del 2019 a 23 mesi di detenzione per contrabbando di sigarette. E’ ucraino, e vorrebbe andare a combattere per il suo Paese. Ne dà notizia il suo difensore, l’avvocato Alexandro Maria Tirelli, presidente delle Camere penali del diritto europeo e internazionale.
“Stepan vuole tornare in patria e combattere contro l’invasore russo -. sostiene l’avvocato -. Non può accedere alla misura alternativa alla detenzione in quanto provvisto di domicilio. E, allo stesso modo, non può essere espulso perché in possesso di doppio passaporto – ucraino e rumeno – e i trattati comunitari impediscono di allontanare un cittadino europeo da un Paese membro”.
Stepan, sostiene il suo avvocato, non desterebbe alcun allarme sociale, la sua condotta sarebbe irreprensibile, e consentirgli di tornare in Ucraina a combattere sarebbe “un atto di giustizia”.