In Veneto contagi e ospedalizzazioni ancora in calo. Stop alle mascherine da fine giugno?
E’ ancora in miglioramento la situazione legata al Covid-19 in Veneto. Anche gli ultimi dati elaborati da Azienda Zero indicano una ulteriore frenata del virus. L’indice Rt del Veneto si è attestato a 0,67. I tassi di ospedalizzazione in terapia intensiva e in area medica sono al 2%, l’incidenza è pari a 11,5 su 100.000 abitanti.
Bene anche l’andamento dei vaccini: dall’inizio della campagna vaccinale ne sono stati somministrate 3.523.560 dosi. Di queste, 2.386.471 sono prime dosi; 1.137.089 sono cicli completati.
“Sono dati incoraggianti – commenta il presidente della Regione Luca Zaia – che confermano il trend in discesa. L’incidenza di 11,5 su 100.000 dà una chiara indicazione di quanto sia calata l’infezione. Lo si vede anche dai tassi di ospedalizzazione, con gli ospedali che si stanno svuotando”.
E anche la variante Delta, secondo Zaia, non dovrebbe preoccupare: “Continueremo – prosegue Zaia – il monitoraggio pesante, sia sul fronte dei tamponi, anche se l’incidenza è molto bassa, sia su quello delle sequenziazioni. Non stiamo assolutamente né sottovalutando, né trascurando, la variante Delta. Non potremo mai pensare, ce l’ha insegnato il Covid, di essere un’isola felice. Se ci saranno problemi a livello internazionale – conclude – dovremo cominciar a pensare a nuove forme per fronteggiare l’eventuale infezione”.
Intanto a livello governativo sta prendendo sempre più piede l’ipotesi di eliminare già da fine giugno, al massimo primi di luglio, l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. Anticipando quindi di qualche giorno l’ipotesi iniziale, che ne prevedeva l’eliminazione dal 15 luglio. Resterà, invece, l’obbligo di indossarla al chiuso, e anche all’aperto nei luoghi in cui potrebbero presentarsi assembramenti.