Verona, continua l’arrivo di profughi dall’Ucraina.
Continua l’arrivo dei profughi in fuga dall’Ucraina a Verona: dopo l’hub per l’accoglienza dei rifugiati allestito nell’ex ospedale di Isola della Scala, come preannunciato nei prossimi giorni ne verrà attivato un altro anche a Zevio, anche in questo caso nell’ex ospedale. Mentre un centro di accoglienza sarà predisposto all’Istituto Gesner di Ferrara di Monte Baldo.
“Il flusso dei profughi sta aumentando costantemente, in particolare sta transitando un numero imprecisato e non calcolabile dalle stazioni ferroviarie di Mestre e Verona. Quelli registrati sono circa 3.300 ma in realtà il numero è molto superiore e si aggiorna di ora in ora. Registriamo un aumento costante di arrivi in pullman e auto che hanno iniziato a recarsi direttamente nei nostri hub dove sanno di poter essere accolti. Nelle stazioni invece stanno transitando persone che si sottopongono a tampone e poi salgono sui treni in direzione di altre regioni d’Italia. Stiamo facendo tutto il possibile per intercettarli e sottoporli a tampone. Questo per la maggior sicurezza di tutti”.
Così il presidente della Regione Luca Zaia, commissario per l’emergenza Ucraina, commenta il quadro della situazione odierna in Veneto rispetto all’arrivo di profughi nella nostra Regione. Allo stato attuale (dati aggiornati delle ore 9 di oggi, lunedì 14) il numero degli arrivi registrato in Veneto dalla Prefetture si assesta intorno a 3.300 persone, in maggioranza concentrate nel territorio della provincia di Treviso (oltre 1.100)
Ieri, domenica, sono stati effettuati 346 tamponi per un totale di tamponi eseguiti da inizio emergenza su cittadini ucraini pari a 4.769 tamponi (tasso di positività pari al 2,31%, dati aggiornati alle ore 10 di oggi). Va sottolineato che il numero dei tamponi è molto alto perché le persone passano dalle stazioni di Mestre, Padova e Verona, vengono sottoposte a tampone e poi salgono sui treni verso destinazioni in altre regioni.
I profughi a cui è stata somministrata almeno una vaccinazione sono 402, mentre il numero di vaccinazioni somministrate a profughi è 484. I profughi a cui è stata registrata in Anagrafe Vaccinale Regionale la situazione delle vaccinazioni ricevute prima dell’arrivo in Italia sono 87. I profughi ricoverati in strutture ospedaliere del Veneto sono18 (12 minori e 6 adulti). Le presenze negli hub di accoglienza predisposti dalla Regione del Veneto per la prima accoglienza dei profughi in 3 ex-ospedali sono: 56 a Noale (VE), 13 a Valdobbiadene (TV) e 22 a Isola della Scala. (dati aggiornati delle ore 9 di oggi)
La capienza dell’hub di Noale oggi sarà aumentata visto il numero crescente di arrivi. In settimana è previsto di riattivare l’ex-ospedale di Monselice, Asiago e nel Veronese anche quello di Zevio. Si sta allestendo Villa Rietti Rota a Motta di Livenza (TV) per intercettare i profughi in arrivo dall’autostrada prima che arrivino a Venezia. Altro centro di accoglienza si sta predisponendo presso l’Istituto Gesner a Ferrara di Monte Baldo per circa 180 posti. La Regione si sta organizzando per arrivare, entro la settimana, a mettere a disposizione circa 1.500 posti di prima accoglienza.
Come offrire aiuti.
Per quanto riguarda la disponibilità a offrire ospitalità a chi fugge dal conflitto in Ucraina, le persone che hanno compilato il form della Regione del Veneto per la disponibilità ad offrire alloggio sono 3.729 per un’offerta complessiva di 7.650 posti letto.
L’importo complessivo delle donazioni versato sul conto corrente regionale dedicato ha raggiunto quota 372.442,54 euro in base a 2.229 versamenti. Si ricorda che i versamenti possono essere effettuati sul conto corrente intestato a REGIONE DEL VENETO – Causale SOSTEGNO EMERGENZA UCRAINA – Iban IT65G0200802017000106358023 – Bic/swift UNCRITM1VF2.
Per chi volesse comunicare la propria disponibilità, offrire aiuto e/o ospitare profughi la Regione mette a disposizione un’email ucraina@regione.veneto.it, un form compilabile online e il numero verde della Protezione Civile Regionale 800990009.