Covid e profughi, il punto del direttore generale dell’Ulss 9.
“Situazione Covid, il numero dei positivi nella nostra provincia è in discreta crescita – dice il direttore generale dell’Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi, facendo il punto sulla situazione a Verona -. I positivi sono in media un migliaio al giorno. Adesso siamo tornati ai livelli del 20 febbraio. La positività è distribuita regolarmente nelle varie classi di età, sintomo del fatto che forse può essere non una nuova ondata ma il risultato della rilassatezza degli ultimi giorni”.
Ma niente panico, assicura Girardi: “Ci tranquillizza il fatto che i ricoveri negli ospedali sono ancora bassi, anche se verso fine settimana potrebbe esserci un incremento. Sono 148 i dipendenti dell’Ulss 9 positivi, il primo marzo erano 112. A dimostrazione che la circolazione del virus non è affatto terminata. Abbiamo alcune case di riposo con più di 10 ospiti positivi”. Girardi chiede prudenza, quindi: “Almeno per una settimana ancora teniamo alta l’attenzione”.
Profughi dall’Ucraina.
Capitolo profughi dall’Ucraina: “Come Ulss ci siamo prontamente attivati, abbiamo predisposto punti di accoglienza, tamponi e vaccinazione nei vari distretti. Ad oggi sono stati effettuati 1.617 tamponi, trovando 23 positivi. Abbiamo inoltre predisposto un Covid hotel ad Affi, che al momento ha 20 persone ospitate, delle quali 8 positive e 12 familiari”.
All’ex ospedale di Isola della Scala sono 120 i posti messi a disposizione: sono transitate 160 persone, al momento ce ne sono 40, prevalentemente donne e bambini. Sono state 90 le vaccinazioni fatte, a 637 profughi è stata rilasciata la tessera sanitaria. Mediamente tra chi arriva è vaccinato, soprattutto con Pfizer, uno su tre. E’ una situazione omogenea in tutta la provincia e anche in tutto il Veneto. Noi come sappiamo siamo uno snodo principale, quindi sono molte le persone che transitano da qui”.