Il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà interviene sul caso falsi vaccini-Marta Vanzetto.
Sul caso dei falsi vaccini a Verona, che ha coinvolto in prima persona anche la consigliera comunale eletta con il Movimento 5 Stelle Marta Vanzetto, interviene anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, anch’egli pentastellato. E lo fa chiedendo l’espulsione dal movimento e le dimissioni dal consiglio comunale di palazzo Barbieri della stessa Vanzetto.
“La condotta di Marta Vanzetto è grave e fuori da ogni legalità morale: per questo motivo chiedo che sia espulsa dal Movimento 5 Stelle e si dimetta da consigliere comunale- scrive in una nota D’Incà -. Come Movimento 5 Stelle non possiamo accettare un comportamento simile, irrispettoso sia nei confronti di chi ha scelto responsabilmente di vaccinarsi, sia di chi ha perso la vita a causa della pandemia e, allo stesso tempo, nei confronti di tutti i medici e degli operatori sanitari che in questi anni difficili hanno lavorato ininterrottamente, giorno e notte, per garantire la salute dei cittadini. Questo atto, lo ripeto, è grave e irresponsabile: la Vanzetto faccia subito un passo indietro”.
Sulla stessa lunghezza d’onda la parlamentare Francesca Businarolo: “Già da mesi la consigliera comunale dice di aver abbandonato il Movimento. Si dimetta dalla carica. L’episodio che vede coinvolta la consigliera comunale Marta Vanzetto sarà verificato dagli organi collegiali del Movimento 5 Stelle, a cominciare dal Collegio dei probiviri. È quanto ci è permesso dal regolamento per accertare la condotta di un nostro rappresentante, benché da tempo lei non si ritenga più tale. Sull’indagine in corso ci penserà chi di dovere. Apprendo dalla stampa che Vanzetto non è indagata e che si è “autodenunciata”. Tuttavia, questo comportamento va chiarito: pretendiamo la massima trasparenza da parte dei nostri eletti. Se davvero lo scopo era quello di denunciare un reato, ciò andava fatto subito e pubblicamente. Un atto pubblico Vanzetto, però, l’ha fatto: ha annunciato l’addio al Movimento nei mesi scorsi, ribandendo anche oggi che non si riconosce più nei Cinque Stelle. Chiedo un atto coerente con la sue parole: si dimetta dalla carica in cui è stata eletta grazie al nostro simbolo”.