Cai veronese: nuovi progetti per il rifugio Telegrafo, che diventa “Sentinella del clima e dell’ambiente”.
Cai veronese: nuovi progetti per il rifugio Gaetano Barana al Telegrafo, che diventa tra quelli “Sentinella del clima e dell’ambiente”. Si tratta di undici rifugi, distribuiti lungo le Alpi e l’Appennino fino alla Sicilia, sono attrezzati con sofisticate centraline di rilevamento.
Questi rifugi costituiscono il presidio e la frontiera di un progetto condotto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dal Club Alpino Italiano. Tra questi, proprio il rifugio “Gaetano Barana al Telegrafo”, di proprietà della sezione Cai veronese e situato a 2.165 metri di altitudine sul Monte Baldo, è uno degli obiettivi del progetto.
Capanna di vetta.
Alessandro Tenca, gestore del rifugio, ha descritto il Barana come una “capanna di vetta”; tema al centro di un evento che si terrà martedì 16 gennaio alle 21 nella sede sociale di piazza Santa Toscana a Verona. Durante la serata, esperti e ricercatori illustreranno la crescente presenza della “scienza nei rifugi”, evidenziando il ruolo sempre più importante di questi luoghi.
Il rifugio Barana è uno dei tre capisaldi della rete scientifica Cnr-Cai sulle Alpi del Nord Est, insieme al “Città di Carpi” (situato a 2.110 metri, Forcella Maraia sui Cadini di Misurina) e al “Pietro Galassi” (situato a 2.018 metri, tra l’Antelao e il Monte Scotter). Questi rifugi fungono da osservatori strategici per monitorare e comprendere i cambiamenti ambientali in atto, contribuendo così alla diffusione di una consapevolezza rinnovata riguardo alla montagna e alla necessità di preservare il suo fragile ecosistema.