Battaglione Val d’Adige: la storia degli alpini di Verona.
Un libro racconta la storia del Battaglione Val d’Adige, gli alpini di Verona: erano l’unica realtà all’interno delle forze armate con reclutamento su base regionale. E combattevano per lo più sul territorio, sui monti veneti che all’epoca segnavano la frontiera. Non erano tutti giovanissimi, per i target del tempo avendo fino a 45 anni, e ricoprivano soprattutto compiti strategici di seconda linea come il presidio delle fortezze e dei ponti. Erano gli alpini del Battaglione Val d’Adige che faceva capo, insieme al Battaglione Verona e al Battaglione Montebaldo, al 6° Reggimento d’istanza a Verona, proprio negli spazi che oggi ospitano la sede dell’ANA in via del Pontiere. Alcune loro storie, che si intrecciano inesorabilmente con la Storia del primo conflitto ,mondiale, sono documentate e raccontante nel volume “Il Battaglione della Val d’Adige nella prima guerra mondiale – Storie e foto inedite di giovani alpini veronesi”, frutto di una lunga ricerca condotta dal Centro Studi dell’ANA Verona e coordinata dal tenente Luca Antonioli. Il libro contiene infatti episodi poco conosciuti della storia del primo conflitto mondiale sul territorio e raccoglie materiale documentale e fotografico completamente inedito.
Storie di alpini veronesi.
Attraverso questo volume, il Centro Studi dell’ANA ha voluto raccontare ai veronesi un pezzo di storia poco conosciuta e lo ha fatto legandola ai nomi dei militari, agli alpini decorati per atti di valore cercando e riportando le motivazioni delle medaglie, le storie dei caduti, ricostruite recuperando le loro identità così come un frammento della loro storia, attraverso i fascicoli, intrecciando documenti ed elenchi custoditi all’Archivio di Stato. Uno di loro è nientemeno che Cesare Battisti, che ha mosso i primi passi come ufficiale proprio nel Battaglione Val d’Adige.
Il libro (acquistabile sabato all’incontro e nella sede dell’ANA Verona in via del Pontiere) è stato presentato questa mattina nella sede dell’ANA di Verona dal presidente Luciano Bertagnoli insieme al curatore Antonioli e al direttore de Il Montebaldo Vasco Senatore Gondola. “Raccontare la storia e testimoniare, tenendolo vivo, il sacrificio dei nostri alpini è un dovere e un orgoglio. Farlo in un momento così drammatico, quando sembra che la storia non ci abbia insegnato nulla, è ancora più importante. L’ANA è diventata negli anni sinonimo di incontro, di mobilitazione per gli altri e per la comunità attraverso il volontariato, opere solidali, l’impegno nella Protezione Civile”, riflette Bertagnoli.
Il corpo principale del testo, un centinaio di pagine sulle 200 circa che compongono il volume, è formato dallo scritto di uno dei capitani del Val d’Adige, Ersilio Michel, storico e non ufficiale di professione che pur imbracciando il fucile non ha rinunciato a impugnare la penna, restituendoci così uno spaccato della vita militare in quei tempi, durante la Grande Guerra. Ci sono poi le biografie dei tre cappellani alpini che si sono alternati in quegli anni e alcune delle vicende più significative, alcune note altre semi inedite: dalla battaglia di Caporetto all’arresto dell’offensiva di Primavera nel 1916, al quasi ammutinamento tentato da alcuni alpini veronesi che in treno diretto sul Pasubio e in transito da Verona, ne approfittano per saltar giù dal convoglio per salutare familiari e affetti. “Dalle storie che abbiamo raccolto, emerge l’umanità dei comportamenti, anche degli ufficiali. In questo caso, il comandante mediò per i suoi alpini e nessuno venne perseguito”, racconta Antonioli.
Ricca parte fotografica.
Ricca è anche la parte fotografica. Ci sono oltre 20 scatti recuperati da Don Silvio Aldrighetti, sacerdote veronese appassionato di fotografia che mostrano l’impiego del battaglione sul Baldo nel 1915 e fino alla primavera dell’anno successivo. Inoltre, una quarantina di immagini, concesse dal museo del Risorgimento di Bologna, scattate da un alpino bolognese che ha fatto parte del Battaglione Val d’Adige.
Questo è il primo volume di una collana dedicata alla storia dei battaglioni alpini veronesi nella Prima Guerra Mondiale. Seguiranno dunque altri due testi: Battaglione Monte Baldo, prossimo in ordine di tempo, e Battaglione Verona.