La Questura di Verona per la giornata dei minori scomparsi.
Oggi, 25 maggio, è la giornata internazionale dei bambini scomparsi. E anche la Questura di Verona è “scesa in campo”. Per l’occasione, la Polizia di Stato ha voluto coinvolgere la cittadinanza, nella consapevolezza che l’attività di prevenzione, insieme ad una valutazione attenta dei fattori di rischio, rappresenta la risposta più efficace al problema della scomparsa dei minori.
La campagna, che si propone, nello specifico, di far luce sui numerosi pericoli cui vanno incontro bambini e adolescenti quando non hanno punti di riferimento certi e sicuri, vuole anche rappresentare un messaggio di speranza per le numerose famiglie che vivono il dramma della scomparsa di un proprio caro.
In occasione della ricorrenza, dunque, gli agenti della Questura di Verona si sono impegnati in un’iniziativa di sensibilizzazione e hanno distribuito ai cittadini un pieghevole informativo, contenente l’indicazione delle linee guida cui attenersi per scongiurare questo preoccupante fenomeno. L’intento è quello sottolineare la necessità di mantenere alta l’attenzione e di indicare a giovani e famiglie le circostanze di maggior rischio.
La Polizia di Stato, da sempre attenta a tutelare le fasce più deboli e, in particolar modo, i minori, dal 2000 ha aderito al network internazionale (che ora conta 30 Paesi) dell’Icmec (International Centre for Missing & Exploited Children), attivando il sito italiano per i bambini scomparsi – it.globalmissingkids.org. Sul sito web, gestito dalla Direzione Centrale Anticrimine, oltre a consigli e informazioni, vengono pubblicati anche i casi di minori scomparsi.
Rimane utile ricordare che, oltre ai numeri di emergenza e pronto intervento – 113 e 112 NUE – esiste il numero unico europeo 116000: servizio gratuito di segnalazione dei casi di scomparsa di bambini e adolescenti minorenni, riferiti al territorio nazionale, affidato in gestione – dal Ministero dell’Interno – all’associazione Telefono Azzurro. Sempre attiva, infine, è l’app gratuita “Youpol”, tramite la quale è possibile comunicare in tempo reale, anche in forma anonima, con la Polizia di Stato.