La veronese Henry&Co in Kuwait con la startup Honest Grocer per una brand identity accattivante nel settore dei prodotti salutari.
L’agenzia veronese di eco-design Henry&Co sbarca in Kuwait per ideare la brand identity e la strategia di comunicazione della Honest Grocer, una start up nata nel Paese mediorientale con l’obiettivo di colmare la scarsità di offerta di prodotti alimentari salutari, e certificati tali, nei mercati locali.
“Honest Grocer, proponendo sul mercato prodotti trasparenti e di origine controllata, ci ha chiesto di sopperire alla mancata trasparenza delle etichettature“, spiegano Alex Crestan, Antonella Manenti e Fabio Venturini, fondatori di Henry&Co. “Notando come molti prodotti etichettati come “genuini” fossero in realtà pieni di additivi e conservanti, la start up ha deciso di rispondere alle esigenze dei clienti più attenti proponendo prodotti controllati e salutari. Noi abbiamo supportato quest’attività lavorando a una brand identity dal gusto contemporaneo e dai dettagli retrò“.
La grafica ideata.
L’ispirazione si basa su un approccio minimalista e retrò. Il pittogramma è un’immagine stilizzata di un germoglio, simbolo di freschezza e naturalezza. Lo slogan “Eat well, live better”, sottolinea l’attenzione per la qualità degli ingredienti e l’impegno per un’esperienza autentica con i clienti. La grafica è arricchita da illustrazioni della natura in stile retrò, con colori caldi e toni pastello, evocando un’atmosfera nostalgica e genuina che richiama la bellezza della natura.
Henry&Co è un’agenzia di ecodesign nata a Verona nel 2013 da Crestan, Industrial eco designer e project manager, Venturini, Ethic product designer, e Manenti, art director e sustainable visual designer. Dalla sede di via Interrato dell’Acqua Morta, a Verona, supporta le aziende, in Europa, negli Stati Uniti e in Medio Oriente, nella progettazione di soluzioni innovative aiutandole a trasformarsi in un’attività sostenibile, innovando, comunicando, ripensando e progettando nuovi processi aziendali secondo il metodo del Circular design thinking. Con l’invito “Please, reduce, reuse, recycle” sprona ad abbandonare l’idea di rifiuto, a riutilizzare gli scarti di produzione e a salvaguardare la bellezza del mondo per una sostenibilità economica, sociale e ambientale.