Come cambierà il reddito di cittadinanza anche a Verona.
Anche Verona, e i circa 9mila veronesi che lo percepiscono, dovranno dire addio al reddito di cittadinanza. Almeno, addio nella forma in cui siamo ormai abituati a conoscerlo. Il sussidio, infatti, è destinato a cambiare entro breve tempo. Del resto già dallo scorso agosto in tutto il Veneto era stata eliminata la figura del “navigator”.
A confermarne le ore contate è stata anche la ministra del lavoro Marina Calderone: al posto della misura, introdotta dal primo governo Conte, saranno introdotte “politiche attive e di accompagnamento al lavoro più rispondenti alle esigenze del mercato”. In quale forma, lo si saprà con il provvedimento previsto alla fine dell’anno.
Per ora è certo che chi è considerato “occupabile” potrà percepirlo nel 2023 per sette mesi, poi per loro il sussidio andrà in pensione. A perderlo saranno quelli di un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, e che nel loro nucleo familiare non hanno minorenni, disabili e persone con più di 60 anni: in tale fascia i coinvolti dalla riduzione potranno essere almeno 404 mila nuclei.
Dal primo gennaio 2023, inoltre, i percettori “occupabili” devono seguire un corso di formazione entro sei mesi, pena l’esclusione dal beneficio. I giovani sotto i 30 anni dovranno aver assolto l’obbligo scolastico o essere iscritti a un percorso di studi se vogliono riceverlo. Per i percettori non occupabili, invece, il reddito di cittadinanza resterà fino al 31 dicembre. Si tratta dei nuclei al cui interno ci sono persone con disabilità, minorenni o persone con almeno sessant’anni di età (circa 635mila famiglie).