Verona, arrivate in città sei consigliere comunali scappate alle bombe di Kharkiv.
Sono arrivate a Verona, dopo un lungo e difficile viaggio, sei consigliere della città di Kharkiv con i loro figli, che nei giorni scorsi avevano chiesto aiuto alla nostra città. Il gruppo di amministratrici ucraine è riuscito a trovare riparo nella città scaligera dopo un impegnativo viaggio per fuggire ai bombardamenti. Hanno trovato ospitalità all’ostello di Santa Chiara.
“La macchina d’accoglienza veneta continua senza sosta il suo lavoro – assicura il governatore del Veneto Luca Zaia -. Continuiamo a seguire con attenzione e apprensione quello che sta accadendo in Ucraina con le sue inevitabili ricadute sui flussi dei rifugiati. Il Veneto continua ad essere pronto nell’ospitalità e ne sta dando ampia prova. Esprimo un caloroso ringraziamento a tutti i volontari e a tutti gli operatori che stanno lavorando in queste ore, insieme a tutti quei veneti che insieme hanno offerto oltre 7.000 posti letto rispondendo all’appello fatto”.
- Ucraina, hub di Verona già a pieno regime. L’appello: “Bombardano gli acquedotti, adesso serve acqua”.
- Ecco il modulo per offrire ospitalità e lavoro ai profughi dall’Ucraina.
Ad oggi, infatti, sono 3.510 le persone che hanno offerto un alloggio per un totale di 7.300 posti letto. Alle 7.00 di oggi, domenica, le presenze negli Hub predisposti per l’accoglienza in 3 ex ospedali sono: 25 a Noale (Ve), 12 a Valdobbiadene (Tv) e 12 a Isola della Scala.
Intanto, mentre prosegue la raccolta di aiuti all’hub del Quadrante Europa, lo stesso Zaia ha voluto dare il benvenuto in Veneto alla piccola Ariana, la bambina figlia di una signora rifugiata dall’Ucraina che è nata ieri all’Ospedale di San Donà di Piave (Venezia).