Da Peschiera a Malcesine, attraversando i centri storici, l’entroterra e le località più suggestive dell’area lacuale:
il tratto veneto della Ciclovia del Garda comincia a prendere forma, dopo che ieri, a Torri del Benaco (Vr), l’assessore alle infrastrutture e trasporti della Regione Veneto, Elisa De Berti, ha illustrato ai rappresentanti degli Enti interessati il progetto di fattibilità tecnico economica del tratto veneto: un tracciato di 66 chilometri, sui 140 complessivi, studiato ed elaborato sulla base delle esigenze locali e dei suggerimenti delle amministrazioni territoriali.
“La Ciclovia del Garda, un incomparabile anello ciclabile che percorre l’intero perimetro del lago su itinerari panoramici e strade poco trafficate, fa parte del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche promosso del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – spiega l’assessore –. L’opera offrirà l’opportunità a turisti, sportivi e viaggiatori di scoprire le bellezze di questi territori e consentirà di implementare i collegamenti ciclabili anche con le regioni contermini, favorendo lo sviluppo di un turismo pulito, slow, verde e di qualità”.
“Il tracciato presentato oggi – prosegue De Berti – è il risultato di una stretta collaborazione con gli amministratori locali e Veneto Strade, che si occuperà delle attività di progettazione e realizzazione della pista. Completeremo il progetto del tratto veneto entro la fine del 2020 e poi lo presenteremo al Ministero per l’approvazione, coordinandoci con la Regione Lombardia e la Provincia Autonoma di Trento che faranno altrettanto per i tracciati che ricadono nei loro territori”.
“La ciclovia – precisa l’assessore – attraverserà il centro di Peschiera per poi spostarsi verso l’entroterra, raggiungendo il Comune di Castelnuovo del Garda. Quindi il percorso toccherà Lazise e Bardolino, per tornare verso le sponde del lago in prossimità di Garda. Da qui, e a nord fino a Malcesine, la pista si svilupperà quasi interamente sulle sponde del lago, a pochi metri dall’acqua”.
“Il costo dell’opera nel tratto veneto è stato stimato, nel 2017, in 55 milioni di euro – conclude De Berti –. Il MIT sino ad ora ha stanziato 16 milioni di euro da ripartire tra Veneto, Lombardia e Trentino, mentre la nostra Regione ha destinato 3,5 milioni di Euro per la realizzazione di un primo lotto funzionale tra Castelnuovo del Garda e Lazise, che garantirà la percorribilità ciclabile in sicurezza lungo la SR 249”.
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