Veronica ha 22 anni e studia logopedia. È la prima tirocinante universitaria che entra in servizio ai Cer comunali 2020, con le nuove regole post Covid.
Ha iniziato qualche giorno fa alla scuola dell’infanzia Primo Maggio, in Borgo Roma. Con il suo, sono una quindicina gli stage attivati nel giro di pochi giorni tra Comune e Ateneo scaligero, per avviare una sorta di ‘laboratorio’ in vista della ripartenza delle scuole. Accorciati quindi i tempi burocratici per consentire agli studenti di completare il loro percorso di studi con un’esperienza lavorativa, attività bloccata dal Covid che finalmente riprende. E permettere alle scuole di avere nuove leve non solo preparate nel campo educativo, ma anche su protocolli sanitari, nuove regole e misure di sicurezza.
L’anno scorso solo uno studente aveva chiesto di attivare uno stage all’interno dei Cer. Quest’anno, nonostante per legge si debbano mantenere i rapporti numerici tra operatori-educatori e tirocinanti, ne sono stati avviati 15 nel giro di qualche giorno. Giovani iscritti a Scienze dell’educazione, ma anche Pediatria, Scienze motorie, Lingue che faranno esperienza all’interno dei Centri estivi ricreativi comunali, gestiti dalla cooperativa Aldia. E che saranno un prezioso valore aggiunto, fatto di conoscenze ma anche nuove idee. Alcuni, invece, seguiranno il progetto ‘Ci sto? Affare fatica’, promosso dai Servizi sociali comunali per gli adolescenti.
Questa mattina, ad accogliere Veronica all’interno della Scuola Primo Maggio, la presidente della commissione consiliare Politiche sociali Maria Fiore Adami, il professor Roberto Leone, referente del Rettore per i rapporti con il Personale e la professoressa Alessandra Cordiano, responsabile dei tirocini.
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