“E’ difficile capire quali siano i giusti comportamenti da seguire quando, per attività similari, vi sono vincoli per la sicurezza tanto diversi.
Ci troviamo in una situazione di non senso, priva di riferimenti chiari, che creano difficoltà per chi amministra e incomprensioni per la popolazione”. A parlare il sindaco Federico Sboarina che, nel consueto punto stampa in streaming, è intervenuto ieri per descrivere il primo giorno di apertura delle attività dei Cer 2020.
Il sindaco, ha fatto visita ieri al Cer della scuola Farinata degli Uberti a Quinzano, dove vengono applicate tutte le prescrizioni previste per legge. Prenotazione obbligatoria degli ingressi per consentire l’accesso scaglionato, misurazione della febbre, entrate ed uscite vincolate e differenziate, distanziamento e posti contingentati negli spazi interni della struttura scolastica. Il tutto nel pieno rispetto dei protocolli sicurezza imposti per questa tipologia di attività.
“La buona notizia è che i Cer sono partiti con l’importante servizio che si dà alle famiglie – ha proseguito il sindaco –. Quella meno buona è che appare tutto incomprensibile: gli stessi bambini possano giocare liberamente in un parco giochi il pomeriggio, mentre la mattina nelle aule devono stare separati da amici e coetanei. Adesso, l’eccesso di produzione normativa rende tutto complicato. Se da una parte, infatti, al mercato è possibile rivedere la libera circolazione di persone, dall’altra, un bambino iscritto ai Cer deve affrontare un rigido protocollo per poter trascorrere delle ore con i suoi coetanei”.
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