Il consiglio comunale ha revocato la cittadinanza onoraria di Verona a Roberto Saviano, cui l’aveva concessa (con il voto di destra, sinistra e centro) nel dicembre 2008.
La revoca è stata decisa con una delibera del leghista Alberto Zelger, che aveva già avanzato la proposta un anno fa. Tra le motivazioni indicate dalla delibera c’è il fatto che Saviano «si permise di elogiare il comportamento del capitano Carola Rackete (alla guida della Sea-Watch 3 nel salvataggio dei migranti in acque libiche, ndr)». «Che poi non è stata condannata – ha specificato Zelger mercoledì sera – ma sappiamo che la giustizia spesso non arriva».
Gli strali contro Matteo Salvini
Il documento aggiunge che Saviano «si è più volte scagliato contro l’ex ministro Matteo Salvini, con frasi calunniose ben poco rispettose per le istituzioni ed ha più volte manifestato il suo disprezzo per Salvini». Zelger ha aggiunto, durante il consiglio comunale (in remoto) che lo scrittore partenopeo «si è schierato a favore del sindaco di Riace che aveva falsificato dei documenti per favorire l’immigrazione illegale (ma l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano è stato assolto, ndr)».
L’opposizione: «Una rappresaglia leghista»
Dalle fila dell’opposizione, Michele Bertucco di Sinistra in Comune Verona in Comune ha definito la delibera «una rappresaglia verso uno scrittore che ha posizioni diverse da questa maggioranza, e che vive sotto scorta perché minacciato dalla camorra». Contrari M5S, Traguardi, e Pd. Scintille tra il presidente del consiglio comunale Ciro Maschio e la consigliera Marta Vanzetto (M5S) che aveva parlato delle vicende giudiziarie dell’ex presidente della società pubblica Amia Andrea Miglioranzi, indagato per corruzione. Favorevoli alla revoca Daniela Drudi, di Verona Domani («Saviano si è montato la testa come Toscani, Vauro e Calenda») e FdI. Non partecipa al voto Flavio Tosi: «Il consiglio dovrebbe occuparsi di ben altro, basso livello di dibattito». Alla fine, 20 sì, 7 no e un astenuto.
La risposta dello scrittore
«Cari amici veronesi, da oggi non sono più un vostro concittadino». Esordisce così sul suo profilo Facebook Roberto Saviano che commenta la notizia della revoca della sua cittadinanza onoraria di Verona. «Questo provvedimento non riguarda solo me – prosegue — ma vuole zittire ogni spinta contraria al pensiero unico dei consiglieri di maggioranza e del loro partito. Un’ideologia che vuole ottundere il pensiero critico e mettere al bando ogni ragionamento e proposta su temi controversi. “Non è nostro concittadino chi non la pensa come noi”, ecco cosa vuole dire. Ma Verona è molto meglio dei guitti che la rappresentano ora in Consiglio comunale: esiste una città che so essere aperta e plurale, contrariamente a come certe amministrazioni si sforzino di rappresentarla. Ed è drammatico che questa delibera arrivi mentre le altre attività del Consiglio – forse prioritarie – sembrano essere bloccate da giorni, e mentre Verona è l’ottavo comune italiano per numero di contagi». «Anche se ufficialmente non sono più un vostro concittadino — continua — continueremo comunque a scambiarci opinioni anche quando non saremo d’accordo, a proporre soluzioni anche quando saranno scomode e a vigilare sull’operato dei nostri amministratori anche quando saremo controcorrente: perché è questo che fanno i cittadini.
Il sindaco di Verona Federico Sboarina non è tra i firmatari dell’iniziativa che ha portato ieri il consiglio comunale di Verona a revocare la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano. Il primo cittadino scaligero non era neppure presente ieri alla seduta in aula.
Il ministro D’Incà: «Gesto inutilmente provocatorio»
«Brutto segnale quello che arriva dal consiglio comunale di Verona che ha revocato la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano. Le motivazioni aggravano ancora di più un gesto inutilmente provocatorio e dal sapore punitivo. La mia solidarietà a Saviano». Lo scrive in un tweet il ministro per i Rapporto con in Parlamento Federico D’Incà commentando la revoca da parte del comune di Verona della cittadinanza onoraria a Roberto Saviano.
Vittorio Feltri: «Da Comune iniziativa volgare»
«Il comune di Verona dopo aver conferito anni fa la cittadinanza onoraria a Saviano, ora gliela revoca, perché lo scrittore ha criticato la Lega. Una iniziativa volgare». Lo scrive in un tweet Vittorio Feltri. «Ciascuno ha il diritto di dire male di chi vuole» conclude il giornalista. (Corriere.it)
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